“Don’t Delete Art” è un progetto che riflette sulla libertà d’espressione sui social network, lanciato da artisti, curatori e professionisti dell’arte newyorkesi per supportare e indicare agli artisti come evitare le censure online.
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La censura sui social media non si ferma e sempre più opere d’arte vengono bloccate su Facebook e Instagram perché non rispettano i criteri di idoneità stabiliti dalle piattaforme.
Sembra incredibile che proprio l’arte e le opere più famose come i nudi di Antonio Canova o “L’Origine del Mondo” di Gustave Courbet subiscano la censura da parte dei social network che invece dovrebbero farsi veicolo di bellezza e cultura.
Proprio per tutelare gli artisti, soprattutto quelli emergenti, contro la censura delle opere d’arte sui social media il 19 maggio 2020 nasce il progetto “Don’t Delete Art”, lanciato da una coalizione internazionale tra organizzazioni artistiche e di libera espressione, tra cui la National Coalition Against Censorship (NCAC), IBEX Collection, Article19, PEN America’s Artists at Risk Connection (ARC), International Arts Rights Advisors e Freemuse.
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“Don’t Delete Art” consiste in una galleria virtuale e una campagna di sensibilizzazione, oltre alla creazione della prima risorsa completa per gli artisti per evitare e combattere la censura sui social media. Questa nuova guida combina i consigli del personale di Facebook e Instagram, con approfondimenti di sostenitori dell’arte e artisti su come rispettare le regole vaghe, e spesso applicate in modo arbitrario, che stabiliscono “quale arte” è consentito pubblicare sui social media.
Il cuore del progetto consiste nella creazione di una galleria virtuale che mostra lavori vietati sui social media. La galleria, i cui curatori includono artisti spesso censurati come Spencer Tunick e Savannah Spirit , è stata creata in risposta alla maggiore dipendenza degli artisti dalle piattaforme social durante la pandemia.
La galleria offre uno spazio per mostrare il lavoro ritenuto “inadatto alla pubblicazione” sulle piattaforme social, fornendo visibilità agli artisti censurati e approfondimenti sulle opere d’arte oscurate. La galleria fa parte di una campagna che invita i social media ad adottare una serie più chiara di principi che disciplini la pubblicazione dell’arte sui social e legittimi la diffusione e fruizione dell’arte online.
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I principi includono un aumento delle notifiche per i contenuti che vengono rimossi o “declassati”, una migliore guida e maggiori opportunità di appellarsi a tutte le decisioni di moderazione dei contenuti, dalla rimozione del post al declassamento all’eliminazione dell’account, e un impegno a incoraggiare, piuttosto che scoraggiare, la libertà artistica.
David Willson, direttore esecutivo e collezionista di IBEX Collection, ha spiegato in dettaglio perché questo progetto è così vitale:
“Bandire opere d’arte e account di artisti significa non solo tagliare i creativi dai loro fan e clienti e in molti casi danneggiare le loro carriere, ma costringere anche gli artisti a porsi dei limiti a discapito della loro libertà artistica. Invece di sopprimere gli artisti, è fondamentale sostenere gli artisti mentre si sforzano di mantenersi in un periodo che ha visto la devastazione del mercati dell’arte “.
La galleria ospiterà webinar ed eventi digitali, oltre a mostre a rotazione. Gli artisti possono inviare i propri lavori che verranno selezionati da un collettivo di artisti e curatori internazionali, tra cui Gala Garrido, Kenneth Gruenholtz, Osman Can Yerebakan, Savannah Spirit e Spencer Tunick.