“Elizabeth Taylor: The Lost Tapes”

Elizabeth Taylor, nata a Londra nel 1932 e scomparsa a Los Angeles nel 2011, è stata una delle figure più emblematiche e celebrate di Hollywood. Figlia di un commerciante d’arte e di un’ex attrice statunitense,  entrò nel mondo del cinema da bambina. Il suo debutto risale al 1942, quando aveva solo nove anni, ma fu con il film “Torna a casa, Lassie!” del 1943 che diventò famosa. Fin dalla più tenera età, il suo talento e la sua bellezza la resero una star, tanto da essere considerata una “bambina-prodigio”.

La carriera di Elizabeth Taylor fu costellata di successi. Tra i suoi film più celebri si ricordano “Cleopatra“, dove interpretò la leggendaria regina egizia, e “Chi ha paura di Virginia Woolf?”, per il quale vinse l’Oscar come miglior attrice. Ma oltre ai riconoscimenti artistici, la vita di Taylor fu segnata anche da una serie di eventi personali che la resero una figura costantemente al centro dell’attenzione mediatica. Dai numerosi matrimoni – ben otto, di cui due con Richard Burton – alle lotte personali contro la dipendenza e le malattie, ogni aspetto della sua vita privata è sempre stato seguito con interesse morboso dai media.

Il documentario “Elizabeth Taylor: The Lost Tapes“, diretto da Nanette Burstein e disponibile dal 3 agosto su HBO e in streaming su Max, ricostruisce con attenzione e precisione la vita dell’attrice. Presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2024 e incluso nella selezione ufficiale del Tribeca Film Festival 2024, il film si basa su un’intervista registrata nel 1964 dal giornalista Richard Meryman, lo stesso che intervistò Marilyn Monroe poco prima della sua morte. Questa intervista di quaranta  ore, unita all’archivio personale dell’attrice – composto da foto, filmati amatoriali, interviste d’archivio e video di notizie – genera un ritratto completo della personalità di “Liz” Taylor.

Il documentario rivela i retroscena della sua vita mostrando non solo la star di Hollywood ma anche la persona che si nascondeva dietro quell’icona. “C’è la persona che conosce la mia famiglia e c’è l’Elizabeth Taylor merce, una fatta di carne e ossa e l’altra di cellofan“, confessa l’attrice nel film, evidenziando la dicotomia tra la sua immagine pubblica e la sua vita privata. Le clip dei suoi film più famosi, tra cui le interpretazioni che le valsero numerosi premi, arricchiscono ulteriormente questo racconto.

Nonostante il successo e la notorietà, Elizabeth Taylor ha cercato di allontanarsi dal mondo del cinema per vivere una vita normale, ma fu spinta dalla madre a proseguire la sua carriera. Questo contrasto tra il desiderio di normalità e la realtà di una vita sotto i riflettori emerge chiaramente nel documentario. Taylor non solo abbracciò la sua fama ma la utilizzò per cause importanti, diventando una delle principali attiviste LGBTQ e una figura chiave nella lotta contro l’HIV/AIDS. La sua dedizione a queste cause umanitarie dimostra una profondità e un impegno che vanno oltre la sua immagine di diva del cinema. “Elizabeth Taylor: The Lost Tapes” è un modo  per ascoltare la voce di Elizabeth Taylor e conoscere meglio una delle figure più complesse e affascinanti della storia del cinema. Grazie alle registrazioni inedite e al materiale d’archivio, il documentario offre uno sguardo autentico sulla vita di una donna che, nonostante tutte le difficoltà e le sfide che la vita le ha presentato, ha saputo affascinare e far innamorare il mondo intero.

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