Esprimersi “In Verticale”: mail art e video art ravvivano il Bastione di Cagliari 

Di Cagliari si sa tanto di ciò che nasconde e meno di quel che dice, poliedrica in una vivace e sinuosa urbanistica; la sua, d’altra parte, è una pudica monumentalità, articolata ma mai dispersiva o altisonante: gettata tra mare e alture, il suo tono è pacato.

Su questa ricchezza emerge, di un calcareo biancore aggettante verso il mare, il Bastione di Saint Remy (1896-1902), simbolo della città derivante dalla grandiosa obliterazione delle strutture fortificate d’età spagnola, chiamate a cingere con un abbraccio lo storico quartiere di Castello, svettante sull’insediamento cittadino. Qui, nello spazio ampio e luminoso della sua Passeggiata Coperta e in quello della Galleria dello Sperone, oggi percorso archeologico nel cuore dei baluardi pensati da Rocco Cappellino per Carlo V e poi inglobati nel moderno Bastione, sarà visitabile fino al 12 ottobre 2024 la mostra d’arte contemporanea In Verticale, situata all’incrocio dei mondi di mail art e video art e per questo esperienza espressiva e sensoriale di raccordo tra linguaggi differenti ma non inconciliabili.

Ideata e organizzata dalla Cooperativa Sémata per Monumenti di Cagliari e patrocinata dal Comune di Cagliari, la mostra ha in verità già proposto la sua formula a Varallo Sesia (luglio) e Vicolungo (agosto), in Piemonte, grazie all’Associazione Culturale Creativa. Quella cagliaritana è quindi la terza tappa di un progetto artistico che stavolta si articola, nel cuore elegante del Bastione, in quattro percorsi autonomi ma effettivamente correlati tra loro: ad amalgamarne l’afflato è l’indelebile ricordo di Amedeo Luigi Morera (1913-2001), illustratore italo-francese considerato il vero precursore della mail art e di cui la mostra espone, a novant’anni di distanza, le celebri cartoline disegnate a Milano, nel 1934, in occasione di una partita della Nazionale Italiana di calcio, vincitrice di quell’edizione con un perentorio 7-1 ai danni dell’allora Cecoslovacchia.

Il significato storico e culturale della lungimiranza espressiva dell’autore, formidabile nel rilevare la valenza artistica della condivisione per corrispondenza postale, ispirerà un vero e proprio movimento teso a esplorare le ragioni dell’arte delle cartoline come forma unica di performance relazionale in grado di connettere i mondi più lontani sulla scia degli individuali, irripetibili e insopprimibili intendimenti espressivi di ciascuno, sinapsi imprescindibili nella costruzione del mondo.

Il buon esempio, documentato nel secondo percorso con 69 opere, giunge in tal caso dallo scambio postale tra l’Accademia di Brera e gli amici dell’Associazione Creativa, che stimola oltre un centinaio di artisti a produrre altrettante opere d’arte contemporanea a partire da semplici cartoline illustrate secondo il formato verticale: rispettando, dunque, la visione imposta dall’oblungo display del nostro smartphone, invece sinistro fautore di replicabilità.

Dell’adesione alla mail art della comunità di Vicolungo, già coinvolta ad agosto nel processo artistico citato, riferisce il terzo percorso espositivo, che espone il risultato della creatività popolare del comune piemontese e getta un solido ponte spirituale verso la città di Cagliari e i fruitori della mostra, chiamati a contribuire direttamente alla realizzazione delle cartoline; ad imprimere la propria essenza in appena qualche cm di carta.

Nel quarto percorso, che ravviva la nuda pietra della Galleria dello Sperone, snodantesi nella struttura fortificata del Bastione, è Federico Cozzucoli, ben noto al mondo artistico nazionale, a proporre la sua idea espressiva verticale servendosi della video arte (già sperimentata un anno prima sulla vicina torre dell’elefante): sua è la strabiliante installazione digitale risultante dalla fusione sapiente e cangiante delle innumerevoli cartoline presenti nei percorsi allestiti, che l’autore calibra e incorpora in un’esperienza visiva e uditiva (musicalmente connotata) di indiscussa valenza sensoriale, capace di interpretare con efficacia – complice un’avvolgente ambientazione – la fruizione degli spartiti formali e semiotici messi in atto dai partecipanti alla corrispondenza.

Promossa dall’Ass. Cult. Gesto Segno Disegno, che lo stesso Cozzucoli presiede, l’opera riesce nell’arduo compito di sposare la misura analogica con l’esuberanza digitale, ribadendo la tumultuosa grandezza dell’arte.

In Verticale vi aspetta al Bastione di Cagliari fino al 12 ottobre

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