Arca Milano inaugura il 22 gennaio, ospitando la collettiva “Il rifugio dei corpi”, con una mostra giovane e sperimentale di sei artisti.
ARCA: SEDE DI EVENTI ARTISTICI TRASVERSALI
Arca Milano, spazio culturale polifunzionale, è oggi sede del Gruppo CAP. Siamo a Milano sud, fermata Romolo: è proprio qui che svetta la struttura architettonica ecosostenibile progettata da Claudio Lucchin e Architetti Associati.
Uno spazio privo di barriere in grado di accogliere progetti e persone, una grande struttura che proprio come un’arca, solleva la prua da terra dando l’impressione di navigare tra i palazzi di Milano.
LA MOSTRA COLLETTIVA “IL RIFUGIO DEI CORPI”
Il 22 gennaio 2023 dalle ore 12.00 alle ore 00.00, inaugura Arca Milano, uno spazio per la cultura, la musica, l’arte e il food. La struttura, ospita nei suoi spazi futuristici la mostra collettiva “Il rifugio dei corpi”, con gli artisti Edoardo Manzoni, Federica Balconi, Lucrezia Costa, Mauro Serra, Silvia Ontario e Stefano Ferrari curata da Giorgia Massari e Sara Parolini. Nei luoghi sospesi di un’architettura all’avanguardia, gli artisti indagano sul concetto di rifugio in senso umano e animale e sul forte rapporto tra costrutti umani e ambienti naturali.
INTERVISTA ALLE CURATRICI
Le curatrici della mostra, Giorgia Massari e Sara Parolini, raccontano in questa breve intervista com’è nata e il rapporto con spazi e ambienti.
Perché la scelta del tema del rifugio?
Per la prima mostra di Arca, abbiamo scelto il tema “Il rifugio dei corpi” soffermandoci sul concetto di rifugio, inteso – dal punto di vista più concreto – come necessità primaria di sopravvivenza, umana ed animale e, dal punto di vista più spirituale, come un luogo astratto in cui ogni essere vivente cerca riparo. La mostra indaga il concetto dell’abitare ed evidenzia, attraverso la destrutturazione, l’artificialità delle abitazioni umane ed animali. Nel contesto del luogo in cui sono esposte, quello di una non-galleria, ossia uno spazio polifunzionale per la cultura, le opere dialogano tra loro attraverso un linguaggio giocoso e allo stesso tempo intimamente riflessivo. Il concetto di rifugio è poi tradotto nella natura stessa del luogo – Arca Milano: il nome stesso del luogo – “Arca” – rimanda inevitabilmente all’Arca di Noè, il mezzo biblico che salvò le specie, luogo di riparo durante la fine del mondo.
Come si rapportano le opere d’arte con l’ambiente?
Oggi, il concetto di esposizione è in continua evoluzione. La ricerca di spazi innovativi permette alle opere di interagire con lo spazio, dialogando allo stesso tempo tra loro ed esaltando in questo modo il percorso espositivo. La struttura di Arca, con le sue molteplici nicchie ed aperture verso il contesto urbano esterno, si pone l’obiettivo di spalancare le sue porte ai diversi pubblici. Schiudersi però non significa rinunciare alla riflessività che nella mostra è enunciata dalle opere selezionate, le quali sono totalmente meditative.