“Finché ogni forma non avrà trovato la sua città” – Omaggio a Italo Calvino con una mostra diffusa a Pavia

Dal 21 al 30 marzo 2025, Pavia si trasforma in un’opera d’arte vivente con la mostra diffusa di arte contemporanea “Finché ogni forma non avrà trovato la sua città, nuove città continueranno a nascere – Un omaggio a Italo Calvino”. L’evento, che coinvolge 48 artiste e artisti, si ispira alle suggestioni letterarie delle Città Invisibili e si affianca alla mostra fotografica Pavia in POLAROID – Visioni Uniche. Il vernissage si terrà venerdì 21 marzo alle ore 18:30 presso Santa Maria Gualtieri.

L’iniziativa nasce dal lavoro di Sotto Traccia, un gruppo di studio dedicato al rapporto tra arte e letteratura, guidato dall’artista e storica dell’arte italo-brasiliana Cristiane Geraldelli. Il progetto ha coinvolto artisti italiani e brasiliani in un percorso di riflessione sulle opere di Italo Calvino, partendo dalle Lezioni Americane fino ad arrivare alle Città Invisibili, un’opera capace di ispirare artisti di tutto il mondo con la sua straordinaria potenza immaginifica.

La curatela della mostra è affidata a Cristiane Geraldelli, Giulia Marinoni Marabelli e Federica Rindone, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Pavia – Assessorato alle Politiche Culturali e la promozione di CameraPV.

Le opere in mostra spaziano tra pittura, scultura, incisione e fotografia, rappresentando le interpretazioni personali degli artisti sul tema delle città immaginarie di Calvino. Per valorizzare la diversità degli stili e delle sensibilità artistiche, le opere saranno distribuite in diversi spazi espositivi della città, trasformando Pavia in una moderna città calviniana, un luogo di narrazioni visive e suggestioni urbane. Il visitatore sarà guidato attraverso un itinerario artistico che renderà l’arte un’esperienza immersiva e diffusa.

Parallelamente alla mostra diffusa, dal 28 al 30 marzo, presso lo Spazio SID di Palazzo Broletto, sarà visitabile la mostra fotografica Pavia in POLAROID – Visioni Uniche. Curata dall’associazione CameraPV, fondata da Paolo Protti, l’esposizione presenta una serie di scatti realizzati con macchine Polaroid, catturando l’anima della città attraverso un filtro intimo e personale. Le fotografie, manipolabili con colori e tratti sovrapposti, trasformano Pavia in un paesaggio onirico, riflettendo l’immaginario e le emozioni di chi osserva.

Gli artisti in mostra sono: Gabriele Albanesi, Alessandra Angelini, Maria Rosa Bavagnoli, Carlo Busi, Marianna Bussola, Maurizio Capisani, Giorgio Cecchinato, Márcia Clayton, Rosalba Conte, Sabrina Conte, Célia Cotrim, Lucia Costa, Enrico Doria, Andréa Facchini, Claudia Ferrari, Milena Gandini, Cristiane Geraldelli, Silvia Germani, Giuliano Giagheddu, Daniele Ilariucci, Edna Kauss, Ileana Laforenza, Simone Ludovico, Giuse Maggi, Silvia Manazza, Giulia Marinoni Marabelli, Enrico Mitrovich, Paola Negro, Antonio Pagani, Ivani Pedrosa, Riccardo Pinzone, Vittorio Prina, Paolo Protti, Lucietta Ratta, Federica Rindone, Clemente Rossi, Giovanni Sarani, Silvia Savojni, Betânia Silveira, Patrizia Somaruga, Barbara Sorrentini, Rosina Tallarico, Riccardo Tarantola, Silvia Torri, Marta Vezzoli, Jô Vigorito, Teresa Vitali, Sonia Wysard.

Attraverso questa doppia esposizione, Pavia si fa metafora delle città calviniane, un luogo in cui l’arte e la fotografia dialogano con la letteratura, creando nuovi spazi di immaginazione. L’iniziativa non è solo un omaggio a Italo Calvino, ma un invito a riscoprire il potere evocativo dell’arte e della parola, sperimentando una città che cambia forma a seconda di chi la guarda.

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