Il risultato di uno studio condotto da Artsy dice che le galleriste donne preferiscono lavorare con artiste donne.
Le galleriste donne preferiscono collaborare con artiste donne ? A questa domanda ha cercato di rispondere Artsy con un recente studio condotto sulle 199 gallerie che hanno partecipato alla sedicesima edizione di Art Basel at Miami Beach. Il risultato della ricerca evidenzia che le gallerie d’arte dirette da donne hanno il 28% di probabilità in più di rappresentare artiste donne rispetto alle gallerie dirette da uomini. Ecco tutti i risultati
1. Sì, le galleriste rappresentano più artisti di sesso femminile rispetto ai colleghi uomini.
Su 199 gallerie comprese nel campione 126 sono guidate da uomini , le restanti 73 da donne. Analizzando il sesso di tutti gli artisti che collaborano con i galleristi uomini, ne risulta che il 75% sia di sesso maschile, mentre il 25% femminile. Il rapporto è di un’artista donna ogni tre artisti uomini. Le galleriste invece tendono a rappresentare un 66% di artisti maschi contro un 34% di artiste donne. Il rapporto è qui di uno a due, una donna ogni due uomini.
2.Maggiore è il numero di artisti nella scuderia di una galleria, minore è la probabilità che vengano rappresentate artiste donne (e ancora meno probabile è che la stessa gallerie sia diretta da una donna)
Le cose cambiano se si restringe il campione alle gallerie di grosse dimensioni, ovvero quelle che rappresentano più di 50 artisti. Le 14 grandi gallerie (quelle con più di 50 artisti) dirette da uomini presentano nella sua scuderia solo un 15 % di artiste donne, le 6 dirette da donne un 25%. Tra le gallerie uomini più piccole, quelle con meno di 15 artisti, invece la percentuale di artiste donne sale al 31% , al 39% in quella delle gallerie donne.
Il gallerista londinese Pilar Corrias ha detto che queste cifre acquistano senso, dal momento in cui si prende atto che le mega-gallerie tendono a collaborare con mega-artisti , segmento composto per la maggior parte da uomini.
3.Le gallerie nordamericane rappresentano una percentuale maggiore di artiste donne rispetto alle colleghe europee.
La lista di artisti rappresentati da galleriste nordamericane si divide in un 36% di donne contro il 64% di uomini, per le galleriste europee rispettivamente il 30% e 70%. Tra i dealer uomini nordamericani invece la percentuale di donne rappresentate è 27% , tra gli europei il 24%
Diversi esperti hanno affermato che la più equa rappresentazione delle donne negli Stati Uniti potrebbe essere dovuta al numero di potenti collezioniste donne presenti nel paese. La ricerca cita Beth Rudin deWoody e Agnes Gund come due importanti esempi.
4.Tra le gallerie più giovani c’è meno disparità.
Più giovane è la galleria, più equilibrata è la proporzione di genere tra i suoi artisti. Le giovani gallerie a conduzione maschile rappresentano per un 32% artiste donne. Questa percentuale scende fino al 23% nelle gallerie con più di 20 anni. Le gallerie femminili più giovani hanno fatto ancora meglio, con il 41% di artiste ; nelle vecchie gallerie a conduzione femminile, la quota di artiste femminili è del 28%. Secondo Corrias questo dato evidenzia come il mondo dell’arte stia cambiando in relazione alle conquiste raggiunte in questi anni dal genere femminile. All’inizio del secolo scorso molte donne ancora non erano libere di creare o di fare l’artista. Fino a qualche decina di anni fa in molti paesi non esisteva l’assistenza pubblica per la maternità, o forme di tutela che ti permettessero di lavorare e fare la mamma allo stesso tempo. Adesso le cose stanno cambiando e con loro il mercato dell’arte.
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