I “Ghost Painting” di Michela Martello alla Galleria Bonelli

La Galleria Giovanni Bonelli di Milano ospita dal 12 dicembre 2024 al 24 gennaio 2025 la seconda personale italiana di Michela Martello, intitolata “JUST LOVE”, un progetto espositivo che fonde armonia e contaminazione culturale in una narrazione visiva di grande impatto. L’artista, newyorkese d’adozione ma con radici europee, invita il pubblico a immergersi in un mondo altro, accessibile attraverso le grandi tele sospese che dominano lo spazio espositivo. Realizzate in materiali leggeri simili alla carta di riso, le opere offrono un’esperienza immersiva a 360 gradi, grazie a interventi pittorici visibili su entrambi i lati delle superfici, in un gioco di trasparenze e “ghost painting” che evoca delicatezza e mistero.

La ricerca artistica della Martello si nutre di dialogo tra culture, tradizioni e simboli, ponendo l’accento sull’apertura verso l’altro come chiave di lettura della sua opera. Riciclando tessuti vintage, utilizzando materiali locali e incorporando elementi di miti, religioni e fiabe tradizionali, l’artista intreccia riferimenti visivi e narrativi per creare ponti culturali e offrire un’esperienza estetica che trascende confini geografici e temporali. In questa mostra, le suggestioni tratte dai romanzi di Haruki Murakami, in particolare dalle riflessioni sull’esistenza di mondi paralleli e sull’importanza delle coincidenze, arricchiscono la complessità semantica delle sue opere, senza scivolare nell’illustrazione diretta, ma piuttosto mantenendo una sottile sintonia con il carattere onirico e sfumato dello scrittore giapponese.

La grande installazione che occupa il cuore della mostra invita lo spettatore a muoversi liberamente nello spazio, lasciandosi guidare dalle stratificazioni di segni, colori e materiali. Ogni dettaglio racconta un frammento di storia, un incontro di culture o una riflessione personale, trasformando il percorso espositivo in una sorta di portale tra realtà e simbolo. Questo approccio si collega alla poetica di Murakami, che descrive i confini tra i mondi come illusioni, superabili solo attraverso una profonda capacità di percezione e apertura mentale.

Accanto all’installazione principale, la mostra presenta una selezione di opere di formato più contenuto, realizzate con la stessa attenzione alla contaminazione materiale e concettuale. I collage di tessuti e i ricami intrecciati con il disegno e la pittura rivelano l’anima artigianale del lavoro di Martello, che coniuga gesto e materia in una pratica artistica che celebra la bellezza dell’imperfezione e la ricchezza dell’ibridazione culturale.

Il progetto “JUST LOVE” è frutto di una collaborazione internazionale, che ha visto la partecipazione dell’associazione Pen & Brush di New York, dove il progetto è stato presentato in anteprima lo scorso settembre, ampliando il raggio d’azione della ricerca artistica di Michela Martello. La mostra milanese è accompagnata da un catalogo arricchito da contributi critici di Arianna Baldoni e Chakme Rinpoche, che approfondiscono la dimensione spirituale e filosofica del lavoro dell’artista, confermando la sua capacità di mettere in dialogo mondi differenti attraverso un linguaggio universale.

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