Glenda Cinquegrana Art Consulting presenta la prima mostra dedicata al fotografo italiano.
Il titolo della mostra Il sogno di George rimanda ad alcune peculiarità della pratica fotografica utilizzata da Giorgio Galimberti. Come se guardasse il mondo con meraviglia e ingenuità infantili, la sua fotografia è frutto di un’operazione visiva di costante disorientamento: la realtà da cui attinge viene trasfigurata per diventare surrealtà, anzi scenario onirico.
Il mondo di Galimberti è abitato da uomini, donne e figure infantili che percorrono i territori urbani con la semplicità e il candore necessari per guardare ogni volta con occhi nuovi la quotidianità. Il fotografo si identifica completamente con i protagonisti delle sue immagini, che non sono altro che un’estensione di se stesso.
La sua fotografia celebra la nitidezza linguistica del bianco e nero come strumento di semplificazione visiva e crea scene che sono il risultato di calcolate ambiguità. Come un funambolo, Galimberti si muove abilmente in questa realtà trasfigurata, giocando con destrezza con gli elementi della vista.
Il bianco e nero non è per lui solo uno strumento di sintesi formale, ma soprattutto un catalizzatore di poesia: l’immagine ridotta allo stato di total black può raccogliere e amplificare le emozioni.
Credit Cover Photo: Courtesy GIORGIO GALIMBERTI, CAMOGLI #01, 2017, FINE HAHNEMÜHLE PAPER PHOTO RAG ® 308 G 17 7/10 × 11 4/5 IN 45 × 30 CM EDITION OF 4/10, PHOTO CREDITS: © GIORGIO GALIMBERTI /COURTESY GLENDA CINQUEGRANA ART CONSULTING.