Sin dalla sua fondazione, IPERCORPO ha rappresentato una sfida: situato in un territorio che ha visto proliferare eventi e manifestazioni di ogni genere, il festival ha saputo mantenere una sua coerenza e unicità. La direzione artistica, guidata da Claudio Angelini insieme a Valentina Bravetti e Mara Serina, sottolinea la necessità di “assunzione di responsabilità dello sguardo”, concetto che si traduce in un costante dialogo tra sperimentazione linguistica e pratica performativa.
L’edizione del 2024, intitolata “Il ventesimo anno”, si svolge dall’11 al 15 settembre negli spazi dell’EXATR e dell’Arena Forlivese, a Forlì, due luoghi che incarnano l’essenza del festival. EXATR, un ex deposito delle corriere riconvertito in spazio culturale, è emblematico della trasformazione e della riconversione, tematiche che attraversano molte delle proposte artistiche del festival. Il dialogo tra spazi e opere d’arte diventa così parte integrante dell’esperienza, in una continua negoziazione tra contesto, contenitore e contenuto.
Nel programma, le sezioni di teatro e danza offrono esempi significativi di questa tensione tra sperimentazione e tradizione. “Femina” di Abbondanza/Bertoni e “Voodoo” di Masque Teatro sono due opere che, pur affondando le radici in un linguaggio consolidato, ne sovvertono le aspettative, esplorando temi come il corpo e il rito attraverso una lente contemporanea. Il collettivo MK, con “Piscina Mirabilis”, crea uno spazio di danza inclusivo, dove la performance diventa un atto di condivisione più che di esibizione. Questo approccio è ulteriormente declinato nel progetto “POP” per bambini e famiglie, ideato dal coreografo Nicola Galli, e nel workshop di filosofia e arte contemporanea GGIOCO di Elena Dolcini. Questi esempi dimostrano come IPERCORPO abbia l’obiettivo di favorire l’interazione e la partecipazione attiva del pubblico.
La sezione musicale del festival, con il progetto inedito “Sinfonico Spontaneo”, curato da Roberto Villa, diventa un terreno di sperimentazione sonora dove musicisti di diversa provenienza e formazione si incontrano per esplorare nuove forme di improvvisazione e scrittura. La scelta di unire figure come Andrea Faccioli, Diego Sapignoli, Marco Frattini, Moder e Vanni Crociani in un unico evento rappresenta un tentativo audace di mescolare tradizioni musicali differenti in una sinergia inedita. A questo si affianca l’iniziativa di Elisa Gandini e Davide Fabbri con “Risonanza nostalgica”, uno spazio di ascolto che, attraverso una selezione di CD, ripropone il suono come esperienza intima e personale.
Nella sezione arte, la curatela di Davide Ferri e Miral Rivalta si concentra su un dialogo serrato con gli spazi di EXATR, attraverso una serie di interventi site-specific che coinvolgono artisti come Ivana Spinelli, Anna Tappari, Tommaso Silvestroni, Simone Berti, Alessandra Spranzi e Lucio Pozzi. Qui, la riflessione non è solo sulle opere, ma anche sul contesto in cui esse si inseriscono, in un continuo scambio tra architettura, tempo e percezione. La mostra si sviluppa progressivamente durante il festival, suggerendo l’idea di un processo creativo che evolve e si adatta, in un dialogo costante con il pubblico.
A questo si aggiunge il laboratorio di scrittura critica di Altre Velocità, che impegna giovani tra i 18 e i 29 anni in un’esplorazione partecipata del festival, confermando la vocazione di IPERCORPO come piattaforma educativa e formativa, oltre che performativa.