Je m’appelle Olympia di Alice Guareschi al Pac di Milano

La Project Room del PAC di Milano ospita, da ieri 26 giugno e fino al 15 settembre, la serie fotografica Je m’appelle Olympia di Alice Guareschi, una nuova installazione site-specific progettata appositamente per questo spazio. Je m’appelle Olympia è una performance luminosa eseguita da Guareschi una sola volta, il 12 aprile 2012, all’Olympia Music Hall, il celebre teatro parigino.

La mostra presenta 16 fotografie scattate il giorno della performance che ha coinvolto tutte e tredici le piste di luci colorate integrate nella struttura del teatro. Le immagini, catturate con inquadrature fisse, simili ma non identiche, seguono la partitura originale composta dall’artista, restituendo una sequenza di diversi movimenti di luce all’interno della sala.

Questa serie fotografica diventa una nuova sintesi dell’immagine-idea e dell’intenzione alla base della performance: attivare un teatro senza spettacolo, “suonarlo” dal vivo, risvegliarne la memoria latente e la vita segreta nascosta allo sguardo dello spettatore. Scomponendo la durata dell’azione in fotogrammi, che possono essere apprezzati sia singolarmente sia nel loro insieme, l’opera permette ora di abbracciare l’intera idea con un unico sguardo.

Accompagnano le immagini l’invito alla performance dal vivo e la partitura originale, dove i tempi e i movimenti delle luci, che sostituiscono le note musicali, creano una complessa polifonia visiva. La partitura punteggiata, con le luci disposte sui righi musicali, offre una lettura unica dell’interazione tra luce e spazio.

In occasione della mostra, in collaborazione con il Cinema Beltrade di Milano, Alice Guareschi realizzerà una nuova azione performativa, Live à l’Olympia, una pièce sonora. Questa performance extra-muros rappresenta un ulteriore passo nella sua ricerca sensibile alla potenza immaginifica della sottrazione e del fuoricampo. Live à l’Olympia metterà a fuoco in maniera approfondita i temi dell’assenza e della presenza, offrendo una nuova dimensione alla comprensione delle sue opere.

Le opere di Guareschi riflettono una profonda attenzione al dettaglio e alla capacità di evocare emozioni grazie alla luce e all’assenza di elementi scenici. La serie fotografica e la nuova performance sonora rappresentano un dialogo continuo tra presenza e assenza, tra ciò che è mostrato e ciò che rimane nascosto, offrendo una visione affascinante del lavoro di Alice Guareschi.

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