Nell’ambito di Como – Cernobbio A/R, il Teatro Sociale di Como e il Comune di Cernobbio presentano, presso Villa Bernasconi, la mostra Umani di José Molina, un artista spagnolo che ha scelto il Lago di Como come sua casa e che vanta una solida reputazione internazionale. Curata da Luigi Cavadini e Chiara Garrone, l’esposizione conclude un anno di eventi ispirati al tema Humanity, esplorando, attraverso la pittura e la scultura, la natura dell’uomo, le sue contraddizioni, le sue ansie e i suoi slanci.
L’arte di José Molina è un’indagine visiva sulla condizione umana, una riflessione sulla fragilità e sulla complessità dell’esistenza contemporanea. Umani è un viaggio per immagini, in cui il tempo si frantuma e si ricompone in visioni stratificate. La sua pittura, sospesa tra passato e futuro, tra realtà e mito, incarna un’umanità che si interroga sul proprio destino. Attraverso una tecnica che fonde olio e acrilico, Molina sviluppa un linguaggio cromatico intenso e avvolgente, in cui il colore diventa veicolo di narrazione e strumento di analisi psicologica.
Elemento centrale della mostra è il ciclo pittorico Sogno di una lunga notte d’inverno, in cui l’artista attinge alla tradizione pittorica antica per reinterpretare il presente con uno sguardo visionario. Esemplare è Europa II, opera che sintetizza la capacità di Molina di trasformare la storia in allegoria contemporanea: Filippo IV di Spagna, ispirato a un ritratto di Diego Velázquez, non cavalca un destriero regale, ma una cavalletta foglia con testa di armadillo, un ibrido surreale che allude alla metamorfosi del potere e alla precarietà dell’identità europea.
Oltre ai dipinti, la mostra include tre sculture emblematiche: Io immagino, Io dubito, Io ricordo, che, come spiega lo stesso Molina, rappresentano un viaggio nei labirinti della psiche umana. Queste opere evocano domande essenziali: Cosa significa essere umani oggi? Quali tracce vogliamo lasciare? L’artista si interroga e interroga lo spettatore, con uno sguardo che è ora ironico, ora critico, ora profondamente empatico.
José Molina, nato a Madrid nel 1965, ha affinato il suo stile tra post-surrealismo e figurazione simbolica, conquistando un riconoscimento internazionale. Ha esposto in prestigiose istituzioni come la Triennale di Milano, il Museo Poldi Pezzoli, la Reggia di Caserta e la Real Academia de España a Roma, oltre che in gallerie e fiere d’arte a New York, Miami e Hong Kong. Nel 2017 ha collaborato con Robilant & Associati per il restyling dell’iconico Baffo Moretti, mentre nel 2023 è stato selezionato come speaker per TEDx Bergamo.
Nel suo atelier, concepito come una bottega d’artista proiettata nel futuro, Molina lavora con giovani talenti, creando un dialogo intergenerazionale che rinnova il concetto stesso di studio d’arte. Umani è il riflesso di questa ricerca: un’esplorazione profonda dell’essere umano nel suo tempo, nel suo immaginario e nei suoi incubi, con la consapevolezza che l’arte può ancora stimolare il dubbio, accendere la coscienza, lasciare tracce indelebili nella memoria collettiva.