La Sibilla Appenninica di Simona Bramati

Al festival Le parole della montagna 2024 a Smerillo, Fermo, si terrà l’evento “Le serrature del silenzio” di Simona Bramati. L’evento includerà una performance di Eloise Von, un contributo video di Marco Montanari, i versi di Davide Rondoni e l’assistenza tecnica per l’allestimento di Andrea Giansanti. L’evento è curato da Cecilia Casadei. Un appuntamento imperdibile, la cui unica rappresentazione avrà luogo il 18 luglio 2024 alle ore 17:30. Ambientato nella suggestiva cornice di Smerillo, un piccolo borgo situato a 800 metri sul livello del mare sui Monti Sibillini, il festival valorizza il tema “Sorgente” attraverso una serie di progetti culturali di alto livello.

Simona Bramati, scoperta da Vittorio Sgarbi e apprezzata da critici come Beatrice Buscaroli, propone una visione attuale del mito attraverso la sua pittura. La sua opera centrale, una tela ad olio del 2024 raffigurante la Sibilla appenninica, è il fulcro dell’evento. Ispirata alla Sibilla di Aristide Sartorio, Bramati reinterpreta la figura mitica con un tocco contemporaneo, conferendole un’aura di mistero e potenza. L’immagine della Sibilla, con i suoi capelli rossi e gli ornamenti che ne adornano il corpo, evoca un legame profondo con la storia personale dell’artista e con il territorio marchigiano.

La performance di body art di Eloise Von, che riproduce la Sibilla con la stessa posa e gli stessi ornamenti del dipinto di Bramati, aggiunge una dimensione drammatica ed evocativa all’evento. In una scena suggestiva, rivoli d’acqua diventano metafora di rigenerazione, mentre il contributo video di Marco Montanari, esposto nello spazio museale, esaspera le colature del dipinto in una sorprendente “profezia” visiva.

Durante il festival, nei giorni 18, 19 e 20 luglio, l’installazione con la Sibilla appenninica di Simona Bramati, il contributo video e il volume di Sartorio saranno visibili nello spazio d’arte di Smerillo.

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