L’11 novembre verrà lanciato il video ufficiale del brano “Nihilism” composto dal musicista John Bringwolves, con videoclip realizzato dall’artista Mattia Giordano.
Un loop dal quale non si può uscire, al quale manca un finale e poi, come in un bel sogno, ci si risveglia proprio nel momento migliore.
Sono queste le suggestioni che hanno ispirato Mattia Giordano – artista, fotografo e regista torinese – nel dare vita al video di “Nihilism”, brano contenuto nell’album Sassy Goose, secondo prodotto discografico del musicista John Bringwolves, pubblicato nel 2021.
I protagonisti del video, che sarà pubblicato l’11 novembre, sono gli oggetti di uso quotidiano, recuperati dalla strada e trasformati in attori con la pseudo-dinamica.
Come in uno stato di trance gli oggetti, messi in relazione, mostrano l’ossessività e la ripetizione dei gesti quotidiani da cui è difficile allontanarsi.
Come nelle Macchine Inutili di Munari l’ingranaggio che tiene il passo ribadisce la propria natura superflua. Le azioni di “Nihilism” si ripetono in uno spazio sempre uguale che viene reinventato ogni volta, come un’abitudine che deve essere distrutta per essere rinnovata.
Non c’è modo di fermare l’immagine, tutto scorre, sempre nello stesso spazio e l’oggetto diventa così porta di una realtà diversa, un punto di rottura evidente quando si cerca di coglierne l’immobilità. Il superfluo acquisisce utilità in quanto tale, come un tassello evolutivo che produce nuove evoluzioni e porta a nuovi scopi.
Il risultato è una videoperformance imprevedibile ed onirica che trasporta lontano lo spettatore-ascoltatore. E il mondo onirico è proprio quello che ha ispirato anche l’estro dell’autore del brano “Nihilism”, il musicista John Bringwolves.
Il brano – entrato poi nella tracklist del secondo lavoro discografico di Bringwolves, “Sassy Goose” – è il frutto di un’intuizione che l’artista ha avuto durante la pandemia e di un lungo lavoro di riascolto e perfezionamento che si sono condensati nella versione finale.
Il mondo dei sogni, le epifanie artistiche e il dualismo sono i temi attorno ai quali ruota la collaborazione artistica tra John e Mattia che, insieme, hanno voluto dare vita a un’opera visiva e musicale di impatto.
“Partendo dalla mia video art ho sentito l’esigenza di riportare la monotonia dalla quale è nato il brano nella stanza di John attraverso delle immagini essenziali, in cui le azioni si ripetono all’eccesso arrivando a far perdere la pazienza per poi culminare in qualcosa di ordinario e poco epico” – racconta Mattia Giordano – “Una quotidianità dalla quale è difficile fuggire. È per me una ribellione alle azioni quotidiane e ripetitive. Un riappropriarsi della nostra umanità sconvolgendo gesti robotici macchinosi”.