L’artista Michael Rakowitz ricostruisce la memoria artistica irachena

Michael Rakowitz ripara le ferite causate dalla guerra al patrimonio culturale dell’Iraq con “The Invisible Enemy Should Not Exist”

Michael Rakowitz è un artista iracheno-americano. Nelle sue opere lavora con l’intersezione tra la risoluzione e la generazione di problemi, come lui stesso dice.

Un percorso concettuale che l’ha spesso portato a esporre al di fuori degli spazi museali. 

I suoi progetti sono un incontro di arte e denuncia sociale dove l’attenzione è rivolta sempre alle minoranze e categorie perseguitate da povertà, condizioni di vita misere e conflitti. 

Grazie alle sue abilità di designer, i lavori di Rakowitz sono spesso dei veri e propri progetti architettonici inseriti all’interno del contesto urbano. 

Dal momento dello scoppio della guerra in Iraq, la sua produzione artistica ha iniziato ad avvicinarsi al tema della rappresentazione culturale della popolazione irachena vittima del conflitto.

The Invisible Enemy Should Not Exist di Michael Rakowitz

Così nel 2007 è nato “The Invisible Enemy Should Not Exist”, un progetto finalizzato alla raccolta di elementi caratteristici della cultura irachena, poi riutilizzati nella riproduzione di opere appartenenti al patrimonio culturale e danneggiate o distrutte nel contesto bellico. 

L’episodio che ha stimolato la riflessione artistica di Rakowitz è la scomparsa di alcune opere antiche dal Museo Nazionale dell’Iraq a Baghdad in seguito all’invasione statunitense del territorio iracheno nell’Aprile del 2003. 

Nel tentativo di mantenere in vita la memoria di queste opere, Michael Rakowitz ha realizzato delle riproduzioni delle sculture sovrapponendovi un collage di disegni, ritagli di giornale e incarti di prodotti alimentari tipici iracheni.

La Lamassu di Nineveh

Nel 2018 il progetto si è evoluto con la realizzazione della riproduzione di una delle sculture del palazzo assiro di Nineveh, datata al 700 a.c. circa e distrutta dall’ISIS nel 2015.

La scultura è stata creata utilizzando 10.500 lattine di sciroppo di datteri iracheno e ritrae Lassau, antica divinità assira la cui statua era posta al cancello del palazzo.

La riproduzione è stata commissionata per il quarto pilastro di Trafalgar Square a Londra, dove si erge come entità protettrice dell’identità irachena e simbolo di speranza per un nuovo futuro del paese.

Palazzo Nord-occidentale di Nimrud

Il proseguimento di “The Invisible Enemy Should Not Exist” è il progetto con cui Rakowitz usa la stessa tecnica di riutilizzo degli scarti per riprodurre le magnifiche sculture che ricoprivano le pareti dell’antico palazzo assiro di Nimrud, anch’esse distrutte o rubate durante i conflitti. 

La serie sul Palazzo di Nimrud contiene opere in rilievo di dimensioni ampie che riproducono fedelmente i caratteristici capolavori dell’arte assira antica, ma che nei colori e nei singoli elementi del rivestimento parlano di una storia culturale ancora viva, estremamente contemporanea e fatta di oggetti che appartengono alla dimensione del quotidiano.

L’arte di Michael Rakowitz non parla solo di memoria, anzi sembra quasi che la sua arte sia curativa, un’arte che ripara il passato perduto per creare un ponte con la contemporaneità e assicurarsi che le nuove generazioni trovino sempre una cultura che sia casa. Rakowitz parla di futuro.

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