Le 4 nuove parole del mondo dell’arte

Grazie alle ultime novità – molte di queste legate alla tecnologia – nuovi vocaboli sono entrati a far parte del linguaggio artistico

Nell’ultimo anno il mondo dell’arte ha assistito a una vera e propria rivoluzione digitale. Questa ha fatto sì che numerosi nuovi termini entrassero a far parte del vocabolario dell’universo creativo.

Si tratta di definizioni che illustrano con chiarezza i nuovi strumenti e modalità di produzione e fruizione dell’arte, ma non solo.

Di seguito ecco 4 nuove parole che a tutti gli effetti sono entrate a far parte del linguaggio del mondo dell’arte:

NFT – Non Fungible Token

Courtesy Beeple e Christie’s

NFT è la parola più usata e ricercata nel 2021 e si inserisce a pieno titolo in questa selezione.

Si tratta dell’acronimo di Non Fungibile Token, un tipo di token crittografico su Blockchain che rappresenta un asset unico digitale o reale. 

Gli NFT, oltre a rappresentare un titolo di proprietà oppure i diritti di un bene fisico o virtuale, definiscono un prodotto digitale liberamente trasferibile tra utenti. Si contraddistinguono per un proprio codice unico non replicabile, non modificabile, dal quale deriva la loro “non fungibilità” ovvero la non intercambiabilità.

Metaverse

Courtesy Meta

Metaverse è un termine tra i più utilizzati da società e professionisti che si occupano di innovazione tecnologica.

I metaverse si configurano come veri e propri mondi paralleli. All’interno di questi, ogni utente ha il proprio avatar personalizzabile, con la possibilità di muoversi nel mondo virtuale in costruzione o di essere parte attiva del suo sviluppo, attraverso l’acquisizione di spazio con l’obiettivo di costruire un personale “ambiente virtuale ideale”.

Arte generativa

Parola ormai sempre più ricorrente, l’arte generativa indica un nuovo fenomeno artistico in cui è principalmente coinvolta la tecnologia. Si tratta di una forma d’arte che è stata creata con l’uso di un sistema autonomo, generalmente un algoritmo, che analizzando quantità enormi di dati crea opere dal forte impatto visivo.

Uno dei massimi esponenti è l’artista turco-americano Refik Anadol, che nel 2021 ha venduto un suo lavoro per 1.100.000 di dollari attraverso il marketplace OpenSea.

Blockchain

Courtesy Pexels

Una parola che non è utilizzata solo nel settore artistico, ma in molti settori che sfruttano la potenza della decentralizzazione delle informazioni. 

La tecnologia Blockchain è definibile come un “registro digitale distribuito”, dove le informazioni, confermate da più parti nel mondo, diventano immodificabili, permettendone la costante tracciabilità e verifica da parte degli utenti. Uno strumento fondamentale a supporto degli artisti 2.0 e per chi vuole tutelare la propria collezione.

Cover Photo Credits: Courtesy Invader

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