Le 5 fotografie più iconiche di Oliviero Toscani

Gli scatti del celebre fotografo italiano raccontano il mondo provocando il pubblico e generando riflessioni

Nel 1942 a Milano nasce quello che sarebbe presto diventato uno dei fotografi italiani più conosciuti al mondo: Oliviero Toscani. Sono passati 80 anni da quella data, e la città meneghina ha deciso di celebrare il compleanno di questa figura rivoluzionaria con una mostra diffusa per le strade e degli eventi organizzati negli spazi della Triennale.

Grazie alla professione del padre – noto fotoreporter del Corriere della Sera -, Oliviero si interessa fin da bambino alla fotografia.

“La prima macchina fotografica mi fu regalata da mio padre. Era una Rondine della Ferrania. Avrò avuto sei anni. Ricordo che fotografai subito mia madre e poi un bambi di peluche che era in casa. Con quella macchina elementare fotografo tutto, sempre”.

Nel 1965 decide di frequentare i corsi di Arte e Fotografia presso la Kunstegewergeschule di Zurigo. E’ nello stesso anno che inizia a fare della sua passione una professione. Arriva a poco a poco a collaborare con grandi testate di moda come Elle, Vogue, Harper’s Bazaar, e a curare le campagne di alcuni dei più prestigiosi marchi di moda come Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prénatal.

I suoi scatti creano una frattura significativa nel mondo della fotografia tradizionale. Lo stile di Oliviero è infatti unico nel suo genere: dinamico, caratterizzato da un particolare virtuosismo grafico, ironico, tutti concetti lontani dai classici schemi che vedono la fotografia di moda poco affine alla sperimentazione.

E’ nel 1982 che Oliviero si dedica alle campagne pubblicitarie per il gruppo Benetton e per United Colors of Benetton, con il quale collaborerà fino al 2000 e che gli ha permesso di raggiungere il successo.

Scopriamo ora insieme 5 delle fotografie più famose di Olivero Toscani:

1.White, Black, Yellow

Courtesy Oliviero Toscani

Di forte impatto, lo spot realizzato per Benetton ritrae tre cuori umani con le scritte “White”, “Black” e “Yellow”. Il tema affrontato dal fotografo è il razzismo e l’obiettivo è quello di trasmettere all’osservatore il concetto di unione e uguaglianza che contraddistingue senza distinzioni ogni popolo del mondo.

2. Bacio tra prete e suora

Courtesy Oliviero Toscani

Questa campagna per Benetton ha avuto luogo nel 1991. La fotografia ritrae un prete e una suora intenti a scambiarsi un bacio. Ciò che viene rappresentato è l’amore universale, che supera i concetti di amore sacro e amore profano.

Si tratta di uno degli scatti più noti di Oliviero Toscani, anche per via delle censure e delle denunce ricevute. 

3.Angelo e Diavolo

Courtesy Oliviero Toscani

Sempre per Benetton, Oliviero Toscani ha realizzato nel 1992 questo incredibile scatto che vede come protagonisti un bimbo bianco con i capelli biondi – simile a un putto – e un bimbo nero con una pettinatura che simula delle piccole corna sulla sua testa a ricordare la figura del diavolo. Il fotografo ha ammesso di aver cercato per anni i soggetti giusti per rappresentare questo forte concetto di contrapposizione, sempre legato al tema del razzismo.

4. Chi mi ama mi segua

Courtesy Oliviero Toscani

Si tratta dello scatto più datato dell’intera lista. E’ stato infatti realizzato nel 1973: in questo anno il fotografa realizza dei lavori per il marchio italiano di jeans Jesus.

Questa immagine è un close-up sulla modella Jordan che indossa dei pantaloncini. Lo slogan recita: «Chi mi ama, mi segua». Si tratta di una pubblicità rivoluzionaria, che ha cambiato l’approccio al marketing dal punto di vista della fotografia e della scrittura dello slogan.

5. Banana e Pisello

<em>Courtesy Oliviero Toscani<em>

Questa campagna del 2009 contro il bullismo vede come protagonisti una banana e un pisello, una forte immagine che allude al concetto di superiorità. Il progetto è stato finanziato dalla Provincia di Bolzano nel contesto di una iniziativa contro ogni forma di estremismo.

Cover Photo Credits: Courtesy Oliviero Toscani, United Colors of Benetton.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Il premio Palombini a Tarquinia, connettere antico e quotidiano attraverso la ceramica

Tarquinia, culla di antiche civiltà, continua a essere un crocevia di cultura e innovazione artistica grazie al lavoro della STAS (Società Tarquiniense d'Arte e Storia), da oltre un secolo custode del patrimonio artistico cittadino, e a iniziative come la mostra "Orizzonte Terra" e il Premio “Vasco Giovanni Palombini”.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno