L’Egitto è pronto ad accogliere una nuova piramide

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Si tratta dell’ambizioso progetto dell’architetto Ashraf Abdel Mohsen ed è pensata per ospitare una città dedicata alla ricerca scientifica.

L’Egitto, dopo essere passato alla storia per le sue secolari e meravigliose piramidi, è pronto ad accogliere un nuovo gigantesco monumento. Si tratta di Tutera City o anche detta città invisibile, idea dell’architetto Ashraf Abdel Mohsen e che ha l’obiettivo di fungere da sede per la prima città al mondo dedicata alla ricerca scientifica e al turismo spaziale.

Ben 10 quartieri residenziali e 3 ricreativi saranno suddivisi tra l’interno e l’esterno della struttura, e al centro della piramide alta 650 metri con una base di 1000 metri – 4 volte più grande di quella di Cheope – si troverà invece il più grande osservatorio astronomico al mondo.

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La piramide si ispira al monumento di Giza dedicato al Re Khufu ed è stata pensata come omaggio nei confronti della civiltà egizia, e ne celebra lo scopo originario, ovvero quello di avvicinare l’uomo al cielo. Anche il processo di costruzione segue le antiche tradizioni, ma con l’aggiunta di strumenti e tecnologie moderne.

L’edificio principale è inoltre collegato a delle stazioni spaziali affacciate sul mare, a circa 25-30 km dai confini della città nel Golfo di Suez, dove si trovano anche delle piattaforme di lancio per missili spaziali turistici e scientifici.

Si tratterebbe quindi di un progetto ambizioso che tenta di innovare l’antica cultura egiziana, preservando ed elevando allo stesso tempo gli elementi unici che la contraddistinguono.

Cover Photo Credits: Courtesy CubeConsultants

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