L’estate degli artisti

In un bellissimo dipinto, La spiaggia, Renato Guttuso ci mette davanti all’ipocrisia dell’estate, la spiaggia diventa, insomma, la vetrina del proprio desiderio di non essere da meno rispetto agli altri. L’immagine perfetta dell’omologazione moderna, in cui l’esistenza somiglia ad una grande giostra nella quale, a furia di girare in tondo, tutti perdono la propria identità. Inconsapevoli complici di quell’industria chiamata relax.

Anche gli artisti si lasciano incatenare da questo spasmodico desiderio di far parte della giostra? Gli abbiamo chiesto, cosa fanno e come la vivono?

Marco Lodola Motoscafo

Marco Lodola

Famoso per le sue silohuettes al neon, rappresentanti scorci della fantasia come della memoria, personaggi il più delle volte inquadrati in un momento di festa.

L’idea della vacanza mi è completamente estranea, non capisco nemmeno bene cosa voglia dire, mi pare di essere da sempre in vacanza. Faccio un lavoro che mi piace, anzi quando lavoro è proprio il momento in cui mi sembra di godere di tutte le libertà possibili e di realizzarmi nella maniera più festosa e fastosa, quindi non ho bisogno di riposo. Mi è estranea l’idea del riposo del cambiare il ritmo di vita. Sono anche natura-repellente, non mi piace prendere il sole, non so nuotare. Quindi continuo a fare quello che faccio di solito.

Gabriella Kuruvilla

Gabriella Kuruvilla

È conosciuta per uno stile tutto suo, fatto di parole e immagini, ci racconta con i suoi quadri e dipinge con i suoi racconti.

Che poi, per estate, ormai si intende quasi solo agosto: un mese che, nella mia fantasia, ha decisamente più di 31 giorni. E che mi immagino libero, da poter riempire di progetti: vari quadri da dipingere (non uno, ovviamente: almeno tre), un romanzo a quattro mani (a cui penso da tempo) che desidero scrivere con un amico/collega e, infine, un progetto architettonico per una casa di riposo in India, che poi è il sogno di mio padre (e che vorrei proprio contribuire a realizzare). Ma mi sa che l’ultimo progetto sarà anche l’unico che porterò a termine (è quasi finito, d’altronde: ci vorrebbe una genialità decisamente superiore alla mia per riuscire a non concluderlo). Per il resto temo che i buoni propositi vivranno la stessa sorte di quelli di tutti i passati capodanni, sintetizzabili nella frase “vedi buoni propositi dei capodanni precedenti”. E magari mi arrenderò al fatto che agosto ha davvero 31 giorni: pieni di caldo, di umidità, di zanzare, di locali chiusi, di parcheggi liberi (c’è però quel dettaglio che io non ho la macchina) e di amici che postano foto paradisiache al mare e in montagna e pure in campagna (che bloccherò fino a settembre, minimo), più che altro. E forse nell’agosto 2025 andrò addirittura in vacanza, come quasi tutti. Nella peggiore delle ipotesi mi troverò su una spiaggia stracolma di gente, ombrelloni e bambini che urlano. Pensando “Oh, toh: è questo l’inferno!”. Ma potrò anche partire dicendomi “Non farò niente” e tornare commentando “Non ho fatto niente”, realizzando così per la prima volta il mio buon proposito. Realistico, incredibilmente. Intanto prenoto un viaggio a Cuba, con mio figlio, per gennaio. Che mancano solo cinque mesi all’estate (perché anche l’estate è un punto di vista).

Andrea Crespi

AndreaCrespi

È un’artista che ama sperimentare, attraverso una costante ricerca di media differenti, da quelli più fisici, tradizionali come gli acrilici e l’olio, a quelli digitali che l’hanno portato ad un’affermazione nel panorama internazionale della cryptoart con opere NFT.

L’arte non va in vacanza, io vivo quello che di fatto è anche il mio lavoro come un’esigenza, una necessità. E quindi, quella di esprimermi, di creare è proprio parte di me e anche quando ho la possibilità di distaccare e di viaggiare in realtà trovo spunti per creare. Certo, anche io coglierò l’occasione per  trovare dei momenti ludici, di relax, ma a livello mentale sono sempre attivo, anzi, quando mi capita appunto di vedere posti nuovi ed incontrare persone nuove questo per me diventa  stimolo  per nuove contaminazioni e nuove idee. Da poco sono rientrato da El Salvador, reduce di un progetto di arte urbana e pubblica, dove ho realizzato una  grande opera che porta con sé un messaggio di pace. È un luogo che sta avendo una rinascita, una  nuova ripresa. Poi andrò in Sicilia per un viaggio itinerante, e subito dopo a Castiglione della Pescaia, da metà agosto, dove propongo il tema delle icone pop, ispirato a Andy Warhol.

Mi fermerò qualche giorno in  Toscana per supervisionare dei lavori, per me il 2024 è un anno importante, sto lavorando anche con un nuovo media che è la scultura.

Sto preparando per settembre una grande mostra ci sarà un evento con un grande brand in collaborazione. Sono inoltre tra i finalisti di Contemporanea Prize 2024 con mostra finale dal 3 agosto al 10 settembre  a Tagliacozzo (AQ) nell’ambito della rassegna “Contemporanea 24”.  Tra l’altro il 3 agosto è anche il mio compleanno, tante cose insomma.

Terminerò il mio agosto in Riviera romagnola dove ho un pezzo di cuore, sono cresciuto in queste zone e tutte le estati le passavo con i miei nonni, i miei zii, la mia famiglia.  E la mia estate sarà così tra Toscana, Riviera e Sicilia, dunque, un’estate italiana.

L’estate continua e anche le nostre interviste…

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