La Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia ha annunciato il programma espositivo autunnale che prevede tre mostre e un intervento artistico permanente. Gli eventi, distribuiti tra settembre e dicembre, metteranno in luce il lavoro di artisti legati al territorio e figure di rilevanza internazionale.
Luciano Bertoli (1946-2021), nato a Reggio Emilia, è noto per la sua esplorazione dell’intersezione tra arte e scienza. La retrospettiva a lui dedicata, “Frattempo. Le curve di Mandelbrot”, si terrà al Palazzo da Mosto dal 21 settembre al 24 novembre. Curata da Martina Corgnati, la mostra presenta per la prima volta nella città natale dell’artista una selezione significativa delle sue opere, principalmente inedite. Il titolo della mostra fa riferimento a una delle serie principali di Bertoli, incentrata sulle curve di Mandelbrot, che evidenziano il suo profondo interesse per le scienze esatte e il “groviglio cosmico delle particelle subnucleari”. Il nucleo dell’esposizione è costituito dai dipinti della serie “Frattempo. Le curve di Mandelbrot”, realizzati dalla metà degli anni Novanta all’inizio del Duemila. Questi lavori sono affiancati da opere precedenti che includono dipinti, sculture, grafiche, disegni e assemblaggi, rivelando l’approccio sperimentale di Bertoli nei materiali e nelle tecniche. La mostra è accompagnata da un catalogo con un testo critico di Martina Corgnati, edito da Silvana Editoriale.
David Tremlett, artista britannico nato nel 1945, sarà protagonista di una mostra e di un intervento artistico permanente ai Chiostri di San Pietro. L’11 ottobre si aprirà la mostra “Another Step”, curata da Marina Dacci, che rimarrà aperta fino al 9 febbraio 2025. L’esposizione comprende circa settanta opere, tra disegni e collage, realizzate dal 1969 al 2023, la maggior parte delle quali mai esposte prima. Questi lavori sono legati a una produzione specifica in studio e mostrano l’evoluzione stilistica e concettuale di Tremlett nel corso di oltre cinquant’anni di carriera. Parallelamente alla mostra, Tremlett ha realizzato “The Organ Pipes“, un intervento artistico permanente all‘Ex Caffarri. Questo progetto monumentale coinvolge tredici silos e la facciata dell’edificio, creando un segno visibile e permanente di rigenerazione urbana dedicata alla formazione e all’aggregazione comunitaria. La documentazione dell’intervento e della mostra sarà raccolta in un catalogo edito da gli Ori, con contributi critici di Marina Dacci e Luca Massimo Barbero.
Dal 7 dicembre 2024 al 2 marzo 2025, Palazzo da Mosto ospiterà una mostra dedicata a Davide Benati, a cura di Walter Guadagnini. Benati, nato a Reggio Emilia nel 1949, è riconosciuto per la sua capacità di fondere Oriente e Occidente nelle sue opere. La personale, intitolata “Encantadas“, offre una panoramica completa del suo percorso artistico, ormai quarantennale, e include opere storiche e inedite. La mostra inizia con gli acquerelli di grande formato su carta di riso degli anni Ottanta, caratterizzati da una sensibilità raffinata e immagini eteree che combinano sogno e realtà. Successivamente, l’esposizione presenta una selezione di grandi tele realizzate tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, alcune delle quali esposte alla Biennale di Venezia. Il percorso espositivo si conclude con una serie di trittici inediti, che testimoniano la continuità dell’ispirazione di Benati e il suo straordinario uso della luce e del colore. Completano la mostra composizioni di carte e taccuini di viaggio dell’artista, che offrono uno sguardo intimo sui processi creativi di Benati. Il catalogo della mostra sarà edito da Dario Cimorelli Editore.