Pensare, come optional. Desiderare è il nuovo paradigma del 2025

Partiamo da un fatto: gran parte del nostro lavoro consiste nel leggere o inserire dati. Spesso si tratta degli stessi dati, che leggiamo da una parte per poi inserirli in un’altra. Qualche volta pensiamo, ma quando pensiamo, per la maggior parte del tempo, pensiamo a come riorganizzare informazioni o agenti che generano informazioni, insomma pensiamo a processi. Pensiamo, ad esempio, a come ottimizzare concessioni e dinieghi a un adolescente per influire sui suoi risultati scolastici, o a come riorganizzare un reparto al lavoro per migliorarne l’efficienza. Fino a pochi anni fa, anzi probabilmente fino alle soglie di questo 2024 che sta sfumando, il “pensare” è sempre stata considerata una attività importante. Io penso, anche a favore degli altri, al posto di molti, perché in tanti siano influenzati. La prima cosa da fare, in famiglia come in azienda e come nella società, era cercare una figura apicale, un pensatore. Certo il pensare deve essere seguito da una azione, ma le azioni si possono comprare, il pensare no.
Poi è arrivato il 2024, l’anno in cui gli LLM hanno mostrato la loro potenza, anche in settori dove il pensare pareva essere una attività quasi creativa, si pensi alla programmazione dei computer, piuttosto che alla generazione di artefatti. Il pensare viene via a buon mercato. Quale è quindi il nuovo paradigma? Il nuovo paradigma ora non è più pensare, bensì desiderare.

Dall’estate 2024, nel settore dell’IA e del business, non si fa che parlare degli agenti. Cosa sono gli agenti? In verità sono piccola cosa, dei pezzettini di software sparsi qua e là che fanno piccole cose, ad esempio ti leggono la posta “info” della tua azienda, cercano su internet se chi ti scrive è una persona con capacità di spesa, magari se è un vecchio cliente perso e ti mandano un messaggio via Telegram, allertandoti che tra le centinaia di email quella devi considerarla come prioritaria. Oppure possono accorgersi che un tuo collaboratore scrive a dei clienti citando l’ultima telefonata, che invero non è mai stata segnata nel CRM. O ancora possono calcolare la distanza che tuo figlio ci mette per uscire da un’area geografica, prima di entrare in un’altra, e mandarti un messaggio su whatsapp se il tempo è superiore a quello previsto di una certa soglia. Fin qui nulla di nuovo. Tranne che per due fatti.
Il primo: puoi creare un agente senza dover capire alcunché di programmazione di computer. Il secondo: puoi chiedere ad un agente di pensare prima di agire: “leggi le mie email, poi vai nel CRM aziendale, verifica la storia del cliente, verifica tutte le mie email precedenti, vai sui suoi profili social e identifica il suo tenore di vita, cerca di capire come posso far acquistare qualcosa al cliente e suggeriscimi una risposta via telegram, se ti rispondo ok, manda la risposta, se ti rispondo in modo diverso, capisci cosa ti dico e riformula. Ovviamente quando chiediamo all’agente di pensare prima di agire, lo facciamo con il nostro linguaggio naturale. Se non sappiamo quali agenti potrebbero aiutarci a smettere di pensare, possiamo crearne uno che ci suggerisca quelli di cui abbiamo bisogno, e poi chiedergli di programmarli.

In pratica il mondo si inverte, prima uno pensava ed in modo piramidale delegava altri a pensare processi più piccoli, e via via fino all’esecuzione più piccola; ora i compiti più piccoli, e via via più complessi, compongono reti di processi. Reti di agenti fanno cose, che si incanalano e si uniscono in compiti sempre più complessi. Non importa cosa devo fare, certamente quel qualcosa può essere ottenuto da tante piccole formiche elettroniche intelligenti.

Abbiamo smesso di stupirci del fatto che un LLM può tradurre in tempo reale, correggere il tono di una email o scrivere una pagina di vendita, la novità, tra agosto e dicembre 2024 è che questi sistemi possono anche scrivere dell’ottimo software, possono formarci, possono darci idee e gentilmente si offrono per verificare se le abbiamo capite. Personalmente non so nulla di uncinetto, ma non credo che mi ci vorrebbe più di 14 ore di lavoro per produrre un interessante libro che parli dell’uncinetto relazionandolo alla tecnica, alla storia dell’uomo e forse anche alla filosofia. Voglio scrivere sull’uncinetto e lo farò, proprio come Neo in Matrix, che acquisiva competenze con un download.

Il 2025 sarà l’anno delle lampade di Aladino, chiedi e ti sarà dato. Certo in Matteo 7, 7″Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”, l’apostolo si riferiva al Regno dei Cieli, ovvero alla richiesta di essere liberati dalle sofferenze, proprie ed altrui, attraverso la visione e la conoscenza. Nel 2025 si soffrirà ancora, ma intanto le menti di molti potranno scegliere di non pensare ad un sacco di cose, perché gli agenti lo faranno per loro. Queste menti si alleneranno a desiderare, credetemi, cosa tutt’altro che banale. Nel percorso verso la formulazione di desideri sempre più eterei, astratti e determinanti smetteremo di vederci come degli dei. Già, perché il pensare alimenta il nostro ego, io penso, comando, sono forte. Desiderare, invece, spinge all’accoglienza e all’inclusione, aprendo nuove prospettive. Si pensa nella scarsità, mentre si desidera nell’abbondanza. Gli agenti saranno abbondanza.
Ma non ci si illuda, oggi Matteo 7, 7 è più che mai attuale, se chiedi ti sarà dato, se non chiedi non solo non ti sarà dato, ma neppure capirai cosa accade.
La nostra modernità è stata permeata da comandanti e comandati, mentre dal 2025 il nuovo paradigma saranno le sberle ed i desideri; alcuni rimarranno incastrati nei meccanismi di agenti tanto intelligenti quanto antipatici, e prenderanno sberle; altri voleranno verso una libertà che va solo immaginata e saranno impegnati a formulare desideri.

Non sarà una questione di classe sociale, ma di potenza immaginativa. Chi ha orecchie per intendere, intenda! (Marco 4,23)

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