Presentata ieri la nuova edizione di ArtVerona: ecco come sarà

È stata presentata ieri a Veronafiere la 19ª edizione di ArtVerona, che si terrà dall’11 al 13 ottobre 2024. Questo appuntamento, tra i più importanti per l’arte moderna e contemporanea in Italia, conferma il suo impegno nel creare sinergie tra il mondo dell’arte, il tessuto imprenditoriale e le istituzioni culturali. L’edizione 2024 vede la partecipazione di oltre 130 gallerie italiane, insieme a una nutrita presenza di editori e spazi no-profit, con un programma che punta non solo a sorprendere il pubblico, ma anche a offrire un approfondimento sulla scena artistica contemporanea.

ArtVerona si distingue per un’ampia gamma di progetti espositivi. La Main Section rappresenta il cuore della manifestazione, ospitando gallerie che spaziano dalle opere di maestri storici agli artisti mid-career, fino alle voci più giovani e sperimentali. La sezione Innova, curata da Hannah Eckstein, è dedicata alle gallerie emergenti più innovative, chiedendo loro di presentare una monografia o una mostra collettiva di massimo tre artisti. La terza area, Curated by, curata da Giacinto di Pietrantonio, è invece pensata per giovani gallerie e si sviluppa in collaborazione con curatori indipendenti, che disegnano progetti espositivi a tema.

Tra i progetti speciali, spicca il ritorno di Habitat, che quest’anno esplora l’opera del maestro dell’arte povera Fabio Mauri, con un’esposizione in fiera della sua serie di lavori intitolata Zerbini. Parallelamente, in città, la mostra Mario Merz. Il numero è un animale vivente, organizzata in collaborazione con la Fondazione Merz di Torino e ospitata a Palazzo della Ragione fino a marzo 2025, propone una riflessione sugli archetipi ricorrenti nell’opera dell’artista, come la relazione tra ambiente e opera d’arte.

Il legame tra arte e impegno sociale è ben rappresentato dall’installazione Red Carpet, un progetto di Ugo Rondinone, che accoglierà i visitatori con un tappeto di oltre 400 metri quadrati, intitolato the rainbow brick road, un’opera simbolica dedicata ai diritti LGBTQIA+. Questo intervento artistico fa parte di una partnership tra ArtVerona e l’azienda Aquafil S.p.A., nota per la produzione di fibre riciclate, e rappresenta una delle installazioni più iconiche dell’intera fiera.

In parallelo alla fiera, torna il format Art&TheCity, che espande ArtVerona negli spazi storici e culturali della città di Verona. Tra questi, la mostra TOMORROWS – A Land of Water, curata da Jessica Bianchera e Marta Ferretti, che sarà ospitata nelle sale di Castel San Pietro. Questo progetto, sostenuto dalla Fondazione Cariverona, esplora il tema dell’acqua come risorsa vitale, attraverso opere di artisti internazionali che affrontano le sfide ambientali e il futuro del pianeta.

Completano il programma i numerosi Premi, che quest’anno saranno 16, tra cui il Premio ArteMuseo, il Premio Icona e il Sustainable Art Prize, riconoscimenti che puntano a supportare artisti e progetti d’avanguardia. ArtVerona, grazie a queste iniziative, si conferma come un evento capace di coniugare il valore culturale dell’arte contemporanea con una visione trasversale, in grado di unire creatività e innovazione, storia e futuro, locale e globale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sophie Vissière e il “Piccolo libro delle grandi cose”

Abbiamo deciso di chiedere all’autrice Sophie Vissière una condivisione sulla genesi del suo libro “Il Piccolo libro delle grandi cose”, pubblicato in Italia lo scorso febbraio 2024 dalla casa editrice Fatatrac.

Le visioni disturbanti di Franzella. Immagini che prendono corpo e poi svaniscono

Intervista a Daniele Franzella, attualmente in mostra presso due importanti sedi palermitane: la RizzutoGallery - nella tripersonale GARDEN - e la Fondazione S. Elia – nella collettiva PINAKOTHEK'A Da Cagnaccio a Guttuso da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Tra Mare e Cielo, l’installazione travolgente di Adrian Paci al Mudec

Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo” è l’installazione site-specific di Adrian  Paci che da novembre 2024 al Mudec di Milano costituisce l’anticipazione della mostra  “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore”, in programma per marzo 2025.

Seguici su Instagram ogni giorno