Nel contesto vivace del quartiere Isola a Milano, prende forma un progetto espositivo che propone una lettura inedita del rapporto tra arte e tecnologia. Quadruslight, con sede in via Angelo della Pergola 11, si presenta come la prima galleria interamente dedicata alla retroilluminazione, un dispositivo tecnico che diventa mezzo espressivo e principio curatoriale. Ogni opera si sviluppa su una doppia superficie percettiva: una fruibile alla luce naturale, l’altra attivata dall’illuminazione artificiale che ne modifica colori, forme, intensità e profondità. In questo contesto, l’intervento tecnologico non è accessorio, ma strutturale. Quadruslight si configura così come un laboratorio di sperimentazione visiva e concettuale, in cui la luce diventa chiave di lettura e strumento interpretativo.
In occasione della Milano Art Week, dal 2 al 6 aprile, la galleria inaugura una collettiva che segna l’ingresso di nuovi artisti all’interno del progetto Quadruslight. La mostra, a cura di Keygallerymilano con Paola Martino ed Emanuele Beluffi, raccoglie pratiche eterogenee: pittura, fotografia, scultura, street art, arte digitale e Fiberart si confrontano con le possibilità trasformative offerte dalla retroilluminazione. Il filo conduttore non è la tecnica, ma la volontà di esplorare come materiali e linguaggi visivi reagiscano all’interazione con la luce.
In mostra, quattordici artisti di provenienza e formazione diversa: Stefano Banfi, Felipe Cardeña, Roberto Covi, Oliver D’Auria, Fabio Giampietro, Gabriella Kuruvilla, Tiziana La Piana, Mario Lisi, Gianni Maffi, Florencia Martinez, Marta Mez, Rocco Tanica, Attilio Terragni e Giacomo Vanetti. Ciascuno porta con sé una propria poetica, ma condivide l’interesse per l’ibridazione tra arte e innovazione. Il risultato è una collettiva che propone una riflessione dinamica sulla percezione visiva e sulla possibilità di reinventarla.