Un mese di arte e musica a Roma. Ritorna Outdoor Festival, il maggiore dei festival in Italia dedicato alla cultura metropolitana e popolare. Fino al 12 Maggio!
Ritorna Outdoor, e lo fa in grande stile: dal 14 aprile al 12 maggio animando gli spazi dell’ex Mattatoio di Testaccio, a Roma. La manifestazione, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo, è ideata e diretta dalla agenzia creativa Nufactory, con il patrocinio della Regione Lazio, ed avrà come tema principale “Heritage”, ovvero come porre l’attenzione su cosa oggi, tra influenze internazionali, mass media e social network, può essere definita ‘cultura popolare’.
Partendo da tale riflessione, il festival propone una scelta eterogenea e variegata che si articola in varie sezioni: di Arte, Musica e Televisione, con aree dedicate alle Conferenze ed al Mercato dei makers contemporanei.
Outdoor, nato nel 2010 come momento per dar spazio all’effimero riscoprendo i poster dei palazzi di Garbatella, quest’anno si trasforma. A differenze delle precedenti edizioni, in cui lo spettatore era portato a riscoprire luoghi dimenticati del territorio capitolino, quest’anno, in un unico grande spazio, Outdoor diventa il momento di riflessione sui linguaggi contemporanei, sul Patrimonio del domani e sull’ Heritage metropolitano che una città come Roma ci offre.
Il viaggio di Heritage è stato ideato e realizzato da Orizzontale, collettivo di architetti con base a Roma, e si articola in quattro sezioni: Disobedience, Lightspeed, Retromania e Total Recall.
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Il primo percorso, Disobedience, unisce artisti di generazioni diverse come i tedeschi Berlin Kidz, il francesce Mathiew Tremblin, il portoghese Wasted Rita e gli italiani Biancoshock e Paolo Buggiani, focalizzando l’attenzione sull’arte, intesa così come in strada, e cioè come disobbedienza al paradigmatico pensiero comune, ed in questa sezione l’arte appare come resistenza a non commettere gli errori del passato; nel secondo percorso Lightspeed, invece, dove spiccano artisti come l’inglese Kid Acne e gli italiani Motorefisico e Quiet Ensemble, si presenta come un modo diverso di rivolgersi al passato, come in una attesa verso il futuro. Il terzo percorso Retromania, attraverso il lavoro del newyorkese Ricky Powell e l’italiano Fabrizio Efrati, riflette sugli oggetti di massa in una società industriale, che diventano icone che non si può non possedere; ed infine Total Recall, il quarto percorso, che grazie ad artisti quali il cinese Tony Cheung, il romano Leonardo Crudi, la parigina Madame, lo spagnolo Sam 3, il canadese Scorpion Dagger e l’italiano Rub Kandy, porta in scena un processo di percezione atto a focalizzare la propria visione tra pop, ironia e nostalgia.
Unendo artisti della scena italiana e internazionale e di diverse generazioni, i vari percorsi rappresentano un momento di riflessione su come sia cambiata la cultura metropolitana e contemporanea, una riflessione che già dal primo weekend del festival si preannuncia in grande stile. Outdoor è uno sguardo sul futuro attraverso il passato, che si è imposto nello scenario romano come un appuntamento immancabile, quindi perché perderselo?
Immagine header outdoorfestivalroma/instagram