Nella prima puntata, che potete trovare qua, abbiamo esplorato le radici dell’estetica quotidiana, dai pensatori classici come Kant e Dewey fino ai cambiamenti culturali della modernità e postmodernità. In questa seconda puntata, ci concentreremo sui filosofi contemporanei che hanno dato un contributo significativo allo sviluppo dell’estetica quotidiana. Analizzeremo come questi pensatori abbiano ampliato, ridefinito e arricchito il concetto, proponendo nuove prospettive su come comprendere e apprezzare la bellezza nel quotidiano.
Yuriko Saito e l’Estetica del Quotidiano
Una delle figure più influenti nella filosofia dell’estetica quotidiana contemporanea è Yuriko Saito. Nel suo libro “Everyday Aesthetics” (2007), Saito esplora come l’estetica non sia limitata a opere d’arte formali, ma permei ogni aspetto della vita quotidiana. Saito sostiene che l’estetica del quotidiano è diversa dall’estetica dell’arte tradizionale in quanto coinvolge l’intero ambiente della nostra esperienza vissuta: gli oggetti comuni, le azioni quotidiane, le situazioni e i comportamenti.
Secondo Saito, l’estetica quotidiana non riguarda solo ciò che è tradizionalmente considerato bello o piacevole, ma include anche esperienze che potrebbero essere considerate “brutte”, “sgradevoli” o “banali”. Ciò che rende l’estetica quotidiana unica è la sua capacità di influenzare il nostro benessere e il nostro senso di identità. Per esempio, le scelte che facciamo riguardo a come arredare la nostra casa o come ci vestiamo ogni giorno riflettono non solo il nostro gusto estetico, ma anche la nostra relazione con il mondo e gli altri.
Arnold Berleant e l’Estetica Ambientale
Arnold Berleant è un altro pensatore chiave nell’ambito dell’estetica quotidiana. Nella sua opera “Aesthetics and Environment: Variations on a Theme” (2005), Berleant introduce il concetto di “estetica ambientale”, che si concentra sul modo in cui viviamo e percepiamo il nostro ambiente quotidiano. Egli sostiene che l’estetica non dovrebbe essere considerata solo in termini di oggetti individuali o opere d’arte, ma come un’esperienza integrata e immersiva che coinvolge il nostro intero ambiente.
Berleant rifiuta l’idea di una separazione tra soggetto e oggetto nell’esperienza estetica, promuovendo invece una visione in cui il percepente è profondamente coinvolto nel contesto. Questo approccio implica che le esperienze estetiche si verificano costantemente nella nostra interazione quotidiana con il mondo – nei paesaggi urbani, negli spazi pubblici, nei luoghi naturali e negli oggetti comuni. Berleant enfatizza anche l’importanza dell’attenzione consapevole e dell’apertura a queste esperienze, suggerendo che un atteggiamento estetico può arricchire la qualità della nostra vita quotidiana.
Thomas Leddy e la Filosofia dell’Estetica del Quotidiano
Thomas Leddy, autore di “The Extraordinary in the Ordinary: The Aesthetics of Everyday Life” (2012), è un altro filosofo contemporaneo che ha contribuito significativamente allo studio dell’estetica quotidiana. Leddy sostiene che l’estetica quotidiana non riguarda solo la bellezza evidente, ma anche la capacità di scoprire l’eccezionale nell’ordinario. Egli esplora come le esperienze estetiche possano emergere nelle situazioni quotidiane attraverso un processo di consapevolezza e riflessione.
Leddy propone che gli aspetti estetici della vita quotidiana possano essere considerati in termini di piccoli dettagli e momenti di rivelazione, come l’apprezzamento di un tramonto durante il viaggio quotidiano, il gusto di un pasto semplice ma ben preparato, o il modo in cui una strada alberata ci offre una sensazione di pace e serenità. Per Leddy, l’estetica quotidiana è una pratica di attenzione e valorizzazione che ci invita a vedere il mondo con occhi nuovi, scoprendo la bellezza inaspettata che ci circonda.
Katya Mandoki e la Somaestetica
Katya Mandoki è una filosofa che ha sviluppato il concetto di “somaestetica”, un approccio che collega l’estetica al corpo e all’esperienza sensoriale quotidiana. Nel suo lavoro “Everyday Aesthetics: Prosaics, the Play of Culture and Social Identities” (2007), Mandoki esplora come il corpo umano sia un veicolo fondamentale per l’estetica quotidiana, sottolineando che la nostra esperienza estetica è radicata nei sensi e nelle sensazioni corporee.
Mandoki suggerisce che la nostra relazione con il mondo quotidiano è mediata dal nostro corpo, e quindi l’estetica quotidiana coinvolge l’intero essere umano, sia nella dimensione fisica che in quella emotiva. L’autrice critica anche l’idea di separare l’estetica della vita quotidiana dall’arte, sostenendo che entrambe sono interconnesse e influenzano reciprocamente il nostro senso di identità e appartenenza culturale.
Richard Shusterman e la Estetica Pragmatica
Richard Shusterman, filosofo noto per i suoi studi sulla “somaestetica”, ha sviluppato un approccio pragmatico all’estetica che integra la filosofia, l’estetica e la pratica della vita quotidiana. Nel suo libro “Pragmatist Aesthetics: Living Beauty, Rethinking Art” (1992), Shusterman esplora come l’estetica possa essere un modo per migliorare la qualità della vita attraverso la consapevolezza sensoriale e corporea.
Shusterman propone che la somaestetica, cioè l’estetica del corpo, non solo coinvolge la percezione estetica degli oggetti esterni, ma anche la nostra percezione del corpo stesso come oggetto estetico. Egli suggerisce che la pratica estetica non è confinata agli spazi dell’arte tradizionale, ma è piuttosto una forma di cura di sé che implica esercizi di consapevolezza e auto-espressione. In questo senso, la sua filosofia enfatizza la connessione tra l’estetica, l’etica e la pratica della vita quotidiana.
Conclusione della Seconda Puntata
I filosofi contemporanei dell’estetica quotidiana, da Yuriko Saito a Richard Shusterman, ci invitano a ripensare il modo in cui percepiamo e valorizziamo il mondo attorno a noi. Essi espandono il concetto di estetica al di là dei confini tradizionali delle arti, sostenendo che la bellezza, il valore e il significato estetico sono parte integrante della nostra vita quotidiana. Attraverso l’attenzione consapevole, l’apprezzamento degli ambienti e delle esperienze ordinarie, e il coinvolgimento sensoriale e corporeo, possiamo scoprire nuove dimensioni estetiche nel nostro vivere quotidiano.
Nella prossima puntata, esploreremo come questi concetti filosofici abbiano influenzato le arti contemporanee, il design, l’architettura e altre pratiche culturali, continuando a trasformare il nostro modo di comprendere e vivere il mondo che ci circonda.