Dalla patinata Swinging London alla controcultura rave e dance inglese, il fotografo ha immortalato la gioventù inglese.
Famoso per le sue patinate fotografie di moda e per aver immortalato la cosiddetta Swinging London anni Sessanta, nell’ultima parte della sua vita Terence Donovan ha spostato il suo obiettivo verso una realtà completamente differente.
Negli anni Novanta a Birmingham, artisti del calibro di David Bowie si esibivano nella ex chiesa sconsacrata nota come Que Club: luogo importantissimo per la controcultura rave e dance del tempo.
Nel gennaio 1996, Donovan viene invitato da suo figlio Terry, allora studente universitario, alla serata techno del Que Club più famosa e longeva di tutte, House of God, dove faceva il DJ. Una serie di fotografie, per molto tempo rimaste nascoste in un cassetto, sono il risultato di questa esperienza.
Lontane dall’estetica distaccata da rivista di moda che da sempre caratterizzava Donovan, gli scatti al Que Club mostrano l’intimità, la vicinanza e l’importanza del sentirsi parte di una comunità, pur conservando le differenze.
Le fotografie sono, inoltre, una grande testimonianza, nell’ambito della club culture, di una scena musicale spesso sottovalutata come quella di Birmingham.
La serata House of God incarna lo spirito della città dal punto di vista musicale: multiculturale e accessibile a tutti.
Nello spazio labirintico di Que Club, House of God era capace di proporre una moltitudine di suoni e generi musicali, con lo scopo di unire le persone. Da una stanza all’altra, si passava dal reggae alla drum’n bass, per poi arrivare alla sala centrale: il paradiso per gli amanti della techno.
Le fotografie di Terence Donovan documentano questa miriade di personaggi e di stili diversi che abitualmente si incontravano nei club.
“All’epoca, ormai, mio padre si era lasciato alle spalle le serate da un bel pezzo. Ma non esisteva ambiente dove non riuscisse a sentirsi a suo agio. Aveva questa capacità innata di entrare in contatto con le persone e catturarne l’immagine” afferma Terry Donovan.
Con la stessa facilità, riusciva a immortalare personalità come Jimi Hendrix e la Principessa Diana, oppure creste punk e sorrisi a trentadue denti.
Il 1996, però, è anche l’anno in cui Terence Donovan si toglie la vita a causa di una grave depressione. Gli ultimi scatti underground finiscono nel cassetto di Chris Wishart, uno dei fondatori di House of God.
Recentemente riscoperte da Jez Collins, fondatore del Birmingham Music Archive, le fotografie saranno protagoniste di una speciale mostra al Birmingham Museum and Art Gallery, intitolata The Que, che inaugurerà ad aprile.
Cover photo credits: © Archivio Terence Donovan