Sotheby’s e Hong Kong, l’era delle nozze d’oro

Hong Kong, 1973. Sotheby’s sbarca in città come un alieno, inaugura la sua prima sede in Asia con una vendita di porcellane cinesi, diventando il primo avamposto di una casa d’aste internazionale nella regione. Per inciso. quelle straordinarie porcellane hanno fruttato 2,3 milioni di dollari, rendendola, come ha commentato il giorno successivo il New York Times, “l’asta di oggetti d’arte cinesi di maggior successo mai tenuta”

Ora, oltre 50 anni dopo, Sotheby’s vuole mantenere il primato nella regione inaugurando un’altro tanto atteso spazio ad Hong Kong, Sotheby’s Maison. Lo spazio, progettato dallo studio di architettura olandese MVRDV, si sviluppa su 7mila metri quadrati distribuiti su due livelli del celebre Landmark, complesso commerciale situato nel  distretto finanziario della città. 

Photos by Stefan Ruiz

La Maison ha inaugurato con due mostre: Bodhi: Capolavori di arte buddista monumentale e Ice:  Due capolavori in prestito dal Long Museum (entrambe fino all’11 settembre). Una mostra di arte sacra la prima, mentre la seconda indaga l’interconnessione dell’arte attraverso tempo e geografia mettendo in dialogo Eisberg di Gerhard Richter e una lavaspazzole cinese Ru Ware. 

Come nel caso della sede di Shanghai inaugurata nel maggio dello scorso anno, la nuova Maison  di Hong Kong si occuperà tanto delle vendite dirette quanto delle aste. A metà tra una boutique e una galleria, il nuovo avamposto della casa d’aste testimonia la fiducia a lungo termine nei confronti della metropoli, nonostante la continua crisi economica di Hong Kong, le turbolenze politiche e l’esodo della popolazione. 

Photos by Stefan Ruiz

Hong Kong è da tempo il centro delle aste in Asia. Le vendite primaverili e autunnali attirano in città collezionisti da tutto il continente, in particolare quelli cinesi, attratti dalle importazioni esenti da dazi su arte e altri beni di lusso. Secondo l’ultimo rapporto annuale di UBS e Art Basel, le  vendite di arte cinese, che includono quelle realizzate a Hong Kong, sono cresciute del 9% nel 2023 quando, finite le restrizioni dovute al covid, il paese ha riconquistato il suo posto come il secondo mercato d’arte più grande del mondo. 

Photos by Stefan Ruiz

Nonostante la crescente incertezza economica in Cina, che sta registrando una spesa debole e  un mercato del lavoro stagnante, abbia effetti a catena su Hong Kong, tuttavia, il settore del lusso nell’ex colonia britannica è emerso come una sorta di punto di forza data l’incertezza economica. La società di contabilità e consulenza PricewaterhouseCoopers prevede che il mercato del lusso locale crescerà del 4,5% all’anno fino al 2030, quando varrà circa 125,8 miliardi di dollari HKD (16,1 miliardi di dollari USD)

Anche le principali case di moda stanno scommettendo sulla città, con Louis Vuitton che ha  ospitato una storica sfilata di abbigliamento maschile in città lo scorso anno, prima di aprire una nuova importante sede nel quartiere dello shopping di Causeway Bay. Sotheby’s, tuttavia, è il primo brand a tentare un’impresa di vendita al dettaglio così grande in città. La casa d’aste aprirà uno spazio commerciale ed espositivo simile a Parigi entro la fine dell’anno, prima di lanciarne un’altro a New York nel 2025

Sicuramente ci troviamo di fronte a una scommessa ardita, sarà però il tempo a dirci se anche  vincente.

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