Terza puntata della nostra indsagine sugli artisti invitati alla Mostra Internazionale della prossima Biennale Arte di Venezia. Un totale di 332 artisti, provenienti da tutti i paesi del mondo e di tutte le generazioni, dagli storici a molti artisti ancora poco o per nulla conosciuti in Occidente. Le prime due puntate, con i primi 30 artisti raccontati in ordine alfabetico, lโabbiamo pubblicata qua (Speciale Artisti Biennale 2024 pt. 1) e qua (Speciale Artisti Biennale 2024 pt. 2). Di seguito, ecco la terza puntata. Per raccontarvi ogni artista in poche righe, con unโopera rappresentativa della sua ricerca.
Huguette Caland (Beirut, Libano, 1931โ2019)

Artista libanese, nella sua ricerca ha esplorato le sfaccettature piรน intime della sessualitร e della libertร , ha dato vita ad opere pittoriche e grafiche senza tralasciare lโuso di tessuti. Elegante e dallo spirito libero, Caland era una pittrice, scultrice, e disegnatrice di caftani artistici.

I suoi dipinti e disegni โ e in effetti, anche i suoi caftani โ hanno un erotismo spesso franco e surrealista, con parti del corpo intrecciate e volti che emergono da grovigli di linee. Ha sempre dato importanza al ruolo del singolo e ha valorizzato la figura della donna salvaguardandone la sua indipendenza e facendo uso di grande libertร espressiva.
Sol Calero (Caracas, Venezuela, 1982)

Venezuelana di nascita, cresciuta alle Canarie e oggi di stanza a Berlino, Sol Calero crea installazioni immersive e opere pittoriche che parlano di identitร culturale e sociale e riflettono sul senso di appartenenza, mescolando decorazione, architettura, design e intrecciando immagini e simboli culturali provenienti da contesti diversi, archivi e memorie famigliari. ร interessata a riflettere sullโambiguitร dei segni culturali e su come i significati possano proliferare e cambiare.

Il suo lavoro riguarda le connotazioni che le icone acquisiscono in un contesto politico e sociale e come ciรฒ puรฒ influenzare i temi di genere e identitร , l’esotismo e lโemarginazione.
Elda Cerrato (Asti, Italia, 1930โ2023, Buenos Aires, Argentina)

Argentina, ha passato la sua esistenza a studiare i fenomeni migratori e politici e ha dato loro voce attraverso la sua pratica artistica, privilegiando pitture e installazioni. Il suo lavoro ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico argentino e latino-americano.

Nel lavoro di Cerrato si mescolano in un unico contenitore arte, spiritualitร , conoscenza scientifica e politica; l’artista ha studiato l’identitร dei popoli dell’America Latina, le disuguaglianze economiche, le lotte per la sovranitร territoriale, i conflitti di classe e di genere, affrontate attraverso il linguaggio visivo tipico dei mass media. Ecco allora le folle, le mappe, le vedute aeree, le manifestazioni operaie e i simboli del peronismo che resistono come elementi centrali e fortemente simbolici dei suoi lavori.
Mohammed Chebaa (Tangeri, Marocco, 1935โ2013, Casablanca, Marocco)

ร considerato uno degli esponenti della Casablanca School; ha dato vita a quadri, opere grafiche e di design in cui offre unโinterpretazione in chiave moderna degli elementi tradizionali arabi e africani. ร uno dei fondatori del movimento artistico marocchino. Con Belkahia o Melehi, Chebaa ha combattuto coraggiosamente per una forte identitร artistica marocchina rinnovata.

Sosteneva vigorosamente lโintroduzione delle arti marocchine tradizionali nella cultura post-indipendenza. Promotore di iniziative per lโintegrazione di dipinti e murales nel cuore degli spazi urbani, nel corso della sua vita ha realizzato migliaia di disegni, dipinti, murales e oggetti di design, ma anche testi teorici, nei quali ha affrontato le questioni legate allo stato della pittura e dell’identitร dell’arte marocchina contemporanea. Accanto a altri importanti artisti moderni, Chebaa ha partecipato alla mostra “Jemaa El Fna” del 1969 per chiedere la democratizzazione delle arti.
Georgette Chen (Zhejiang, Cina, 1906โ1993, Singapore)

Georgette Chen รจ una delle principali esponenti della scena artistica di Singapore, pioniera dello stile โNanyangโ, un movimento fondamentale che ha lavorato consapevolmente per sintetizzare un linguaggio estetico distintivo della storia dell’arte di Singapore. Le raffigurazioni bucoliche di Chen rimandano a tempi piรน semplici, al desiderio del ritmo tranquillo della vita, immerso in un senso di comunitร , offrono una visione evocativa e nostalgica.

La sua opera รจ indissolubilmente radicata nella quintessenza di Singapore. La passione di Chen per le molteplici influenze dell’isola, il suo occhio cosmopolita, insieme alla sua capacitร di dipingere con unโelegante finezza, collocano le sue opere come alcune delle piรน amate nella storia dell’arte moderna del Sud-est asiatico.
Galileo Chini (Firenze, Italia, 1873โ1956)

Una delle personalitร piรน floride dello Stile Liberty e dellโArt Nouveau, ha influenzato in modo decisivo il mondo delle arti decorative in Italia. ร uno degli artisti che meglio incarna il passaggio tra due secoli e due mondi tanto diversi, lโOtto e il Novecento, lโOriente e lโOccidente. Una figura poliedrica e complessa sospesa tra lo spirito di una Belle รpoque troppo precocemente sfumata e il vento di una, anzi due guerre mondiali che di lรฌ a poco avrebbero proiettato una tormentata umanitร verso il nuovo millennio.

Un personaggio a tutto tondo, pittore, decoratore, ceramista, illustratore, scenografo e persino urbanista. Galileo Chini fu tra i primi a intuire lโimportanza, la potenzialitร e la necessitร di unire arte e artigianato, anticipando con la sua pratica la commistione dei linguaggi e la rimodulazione del concetto di opera dโarte, contestualizzata in unโepoca di riproducibilitร tecnica, tipico della contemporaneitร . Pioniere dellโArt Nouveau in Italia, nella sua pittura ha sperimentato ed elaborato vari stili, dal Simbolismo al Divisionismo, dallโArt Decรฒ alla cupa vena espressionista della maturitร .
Kudzanai Chiurai (Harare, Zimbabwe, 1980)

Artista e attivista, utilizza pittura, disegno, fotografia, performance e video per esaminare le questioni sociopolitiche ed economiche in Zimbabwe e Sud Africa e i loro effetti sulla popolazione africana della sua generazione. L’artista considera anche la dissonanza tra la realtร della vita in Africa e la percezione occidentale del continente.

I dipinti di Chiurai spesso combinano varie immagini, testi e disegni in modo simile a un collage. Esaminano temi politici attraverso figure fortemente astratte, con testi dipinti in modo approssimativo. I poster sono stati anche un mezzo significativo per lโespressione politica nella pratica di Chiurai. La serie โRisoluzione dei conflittiโ comprende una serie di poster litografici che commentano il conflitto nellโAfrica meridionale. Essendo una forma spesso associata alla propaganda e ai messaggi politici, i manifesti di โRisoluzione dei conflittiโ di Chiurai fanno dichiarazioni provocatorie sulla violenza e il potere in Africa.
Isaac Chong Wai (Hong Kong, 1990)

Vive tra Berlino e Hong Kong e il suo lavoro abbraccia piรน discipline. Appare sempre alla ricerca di ciรฒ che sta alla base della complessitร delle interazioni umane e si appassiona di studio della storia sociale.

Dร largo spazio a comprendere la vulnerabilitร del singolo rispetto ad un mondo collettivo. Nelle sue opere intreccia realtร , mito, religione e magia.
Saloua Raouda Choucair (Beirut, Libano, 1916โ2017)

ร stata la pioniera dellโarte astratta nel mondo arabo. Ha svolto un lavoro di contaminazione dellโarte islamica con lโastrattismo moderno. Attraverso opere pittoriche, scultoree e poesie ha cercato di divulgare la bellezza dellโarmonia universale tra i popoli.

Artista eclettica e prolifica, oltre ai quadri ha realizzato complesse sculture a incastro in materiali diversi, dalla pietra all’ottone, dal legno all’alluminio, dalla terracotta alla plastica, ispirate alla “creazione infinita” dell’arte islamica e dal suo interesse per le forme dell’architettura.
Chaouki Choukini (Choukine, Libano, 1946)

Scultore libanese che vive in Francia. Ha da sempre indagato a fondo il concetto di forma e volume, concentrandosi sul rapporto tra lโuomo e la natura.

Ha un approccio alla materia molto particolare che conferisce alle sue opere ritmi sinuosi e plastici. Affronta la vita con un forte senso di spiritualitร che conferisce anche alla sua arte.
Chua Mia Tee (Shantou, Cina, 1931)

Nata a Singapore, nei suoi dipinti realistici documenta la vita sociale e la trasformazione di Singapore, offrendo una prospettiva unica sulla storia e l’identitร del paese.

La sua produzione pittorica spazia dai ritratti ai paesaggi del suo territorio fino alle scene di vita quotidiana, offrendo un vivo spaccato del suo tempo.
Claire Fontaine (Fondata a Parigi, Francia, 2004)

Collettivo artistico nato in Francia ma con sede a Palermo, formato dai due artisti Fulvia Carnevale e James Thornhill, fin dagli albori ha portato avanti un percorso di critica sociale, con un occhio di riguardo alle battaglie femministe e alle questioni di genere. Attraverso opere concettuali studia ciรฒ che รจ alla base delle dinamiche del potere e si fa promotore di una forte resistenza sociale. Il gruppo mette alla base del proprio lavoro la cooperazione tra individui.

Indaga lโattualitร utilizzando vari media, come il neon e la fotografia. Uno dei bersagli maggiori del gruppo รจ il capitalismo, analizzato e condannato. Lโarte รจ spazio per la libertร , imprescindibile per ogni essere umano.
Manauara Clandestina (Manaus, Brasile, 1992)

Artista e attivista brasiliana, attraverso la sua arte affronta questioni riguardanti le comunitร indigene e ai margini, promuovendone i diritti allโinterno dellโalta societร .

Il suo primo contatto con l’arte avviene attraverso il teatro e la musica in chiesa. Le sue opere sono cariche di elementi simbolici e arricchite da elementi di varia natura e generano una svolta nella storia dellโarte moderna del Brasile.
River Claure (Cochabamba, Bolivia, 1997)

Fotografo boliviano interessato alla realtร socio-politica del suo paese, vive tra Cochabamba e La Paz. Nelle sue opere mette in scena una visione alternativa, dai tratti vagamente surreali, dell’identitร del suo paese, tra rielaborazione dei miti indigeni, riflessione antropologica e globalizzazione.

Nel suo lavoro, l’artista ha infatti un occhio di riguardo per le culture indigene, delle quali mette in risalto i simboli, gli sterotipi, le ambientazioni naturali e le vicissitudini sociali che le hanno caratterizzate negli anni. Le immagini realizzate da Claure sono riflessioni su identitร collettive, alteritร e decolonizzazione.
Julia Codesido (Lima, Perรน, 1883โ1979)

L’artista, originario di Lima, ha aderito ad un linguaggio pienamente espressionista che ha messo a servizio dei suoi lavori di pittura e incisione. Ha sempre valorizzato la sua terra cercando di divulgarne il ricco patrimonio culturale, spesso sconosciuto. Nota per il suo contributo al movimento artistico indigenista, la sua opera fu riconosciuta a livello internazionale, specialmente dopo la sua permanenza in Messico, dove entrรฒ in contatto con importanti muralisti ed espose in gallerie di fama.

Codesido fu una precorritrice del femminismo in Perรน, affrontando tematiche femministe nella sua arte in modo sottile ma significativo. La sua vita e la sua opera continuano ad essere celebrate come un esempio di creativitร e attivismo. Nelle sue opere si ravvisano un particolare approccio alla prospettiva e al senso del colore, motivo per cui รจ stata piรน volte definita anche dai colleghi come โartista decorativaโ.
(schede a cura di Sofia Marzorati)
La prossima puntata la trovate qua: Speciale Artisti Biennale 2024 (pt. 4)