Giunto ora su Netflix, “The Hours” è un dramma del 2002, diretto da Stephen Daldry e basato sull’omonimo romanzo di Michael Cunningham, vincitore del Premio Pulitzer. Il film mette in luce le vite intrecciate di tre donne (un omaggio ad Altman?) in tre epoche diverse, ognuna alle prese con dilemmi esistenziali e personali, tutte collegate dal capolavoro di Virginia Woolf, Mrs. Dalloway, pubblicato nel 1925. La trama del film si articola attorno a tre storie parallele.
Seguiamo proprio Virginia Woolf, interpretata da Nicole Kidman, che scrive Mrs. Dalloway negli anni Venti mentre lotta contro la depressione. La seconda storia si svolge negli anni Cinquanta e riguarda Laura Brown (Julianne Moore), una casalinga che legge il romanzo della Woolf e si confronta con i propri sentimenti di disperazione e insoddisfazione. La terza storia è ambientata nella New York contemporanea, dove Clarissa Vaughan (Meryl Streep) assume il ruolo di una moderna Mrs. Dalloway, prendendosi cura del suo amico Richard, un poeta misantropo, affetto da egolatria e da un fastidio assoluto verso le cose del mondo, morente di AIDS.
Le tre storie si intrecciano e si uniscono in un momento di riconoscimento condiviso che sorprende e trasporta lo spettatore, evidenziando come un’opera letteraria possa influenzare e modificare irrevocabilmente la vita di chi la legge. Lo spettatore è continuamente sorpreso e colto di sorpresa dai continui salti temporali, immerso nella psicologia delle tre donne, fin quasi a confondere la storia di una con quella dell’altra, tale è la totale dipendenza che si viene a creare nel corso del film. Imperdibile.