The Artist is Present: Marina Abramović a favore dell’Ucraina 

L’artista rivista una delle sue opere d’arte più famose con lo scopo di aiutare i soccorsi ucraini

Sono trascorsi un po’ di anni dalla performance The Artist is Present, che Marina Abramović ha realizzato al MoMA di New York. Per l’occasione, più di 1500 persone si sono sedute di fronte a lei per vivere un momento unico, immortalato da fotografie e video conservati con estrema cura.

E’ recente invece la notizia che vede l’artista impegnata in un nuovo progetto basato sulla celebre performance che ha l’obiettivo di aiutare i soccorsi ucraini.

Installation view of Marina Abramović’s performance The Artist is Present at the Museum of Modern Art in New York, 2010. Courtesy of Sean Kelly Gallery.

Attraverso la piattaforma d’asta di Artsy, è possibile fare delle offerte per farsi ritrarre dal fotografo Marco Anelli – collaboratore di lunga data dell’artista – seduti di fronte alla stessa Abramović.

Il risultato sarà poi incorniciato e firmato sia dalla Abramović che da Anelli, e l’intero ricavato dell’asta verrà devoluto all’Ucraina. 

L’anno scorso ho lavorato in Ucraina e ho conosciuto le persone lì“, ha dichiarato l’artista in un video pubblicato a febbraio in cui denunciava le azioni della Russia. “Sono orgogliosi, sono forti e sono dignitosi. Ho piena solidarietà con loro in questo giorno impossibile. Un attacco all’Ucraina è un attacco a tutti noi. È un attacco all’umanità e deve essere fermato“.

Cover Photo Credits: Installation view of Marina Abramović: Performative,” 2022, at Sean Kelly Gallery in New York. Photo: Jason Wyche.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu Newsletter

Scelti per te

Electric Dreams alle OGR Torino: artisti e sperimentazioni tecnologiche prima dell’era digitale

Da Londra a Torino, dalla Tate Modern alle OGR, la mostra Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet mette in luce le opere di artiste e artisti visionari che, a partire dagli anni ’50, hanno sperimentato media all’avanguardia, tra algoritmi, nuovi materiali e tecnologie ibride.

Il silenzio della luce: Jeff Wall tra costruzione e verità alle Gallerie d’Italia

“JEFF WALL. PHOTOGRAPHS” riunisce 27 opere che attraversano oltre quarant’anni di carriera di Jeff Wall (Vancouver, 1946), dalle fotografie più emblematiche della fine degli anni Settanta fino ai lavori più recenti datati 2023.

Quando meno diventa infinito: la Bourse de Commerce racconta la storia del Minimalismo

Varcando l’ingresso della Bourse de Commerce a Parigi, lo spazio architettonico classico e la cornice brutalista progettata da Tadao Ando accolgono in un vero e proprio tempio. La luce arriva dall’alto, dalla grande cupola di vetro circolare che sovrasta il luogo espositivo articolato su tre piani, inondando le opere al centro.

Dal Nobel alla poesia: l’arte di Laure Prouvost traduce la fisica quantistica in esperienza sensoriale alle OGR Torino

n questo passaggio, sono gli artisti a offrire una lettura inedita di questi orizzonti: Laure Prouvost, con la mostra WE FELT A STAR DYING, offre un’interpretazione sensibile e immersiva in cui il linguaggio della fisica si fa forma poetica.

Seguici su Instagram ogni giorno