Time Detectives, una mostra multisensoriale

Il Mary Rose Museum apre una nuova mostra multisensoriale “Time Detectives” ambientata in una nave del ‘500

“Time Detectives” è la nuova mostra in realtà aumentata del Mary Rose Museum di Portsmouth. Un percorso multisensoriale che porta i visitatori indietro nel tempo a bordo di un’imbarcazione inglese. 

Il Mary Rose Museum è l’istituzione che ospita gli oggetti recuperati dalla Mary Rose, nave da guerra inglese risalente al XVI secolo, epoca Tudor.

La nave è stata recuperata dal fondale marino nel 1984. Una capsula del tempo al cui interno sono stati rinvenuti circa 19.000 oggetti tra i più diversi: strumenti di navigazione, armi, utensili da cucina, botti e oggetti personali dell’equipaggio. 

I ritrovamenti sono stati consegnati al Mary Rose Museum che si occupa di conservarli e di trasmetterne l’eredità. 

Il Mary Rose Museum aveva già introdotto la tecnologia digitale nel suo percorso espositivo con una rappresentazione virtuale della nave, modelli 3D degli oggetti rinvenuti e contenuti multimediali educativi.

Time Detectives Courtesy Mary Rose Museum

“Time Detectives” è un’esperienza multisensoriale indirizzata al pubblico giovane.

I visitatori potranno usare i propri cellulari per visualizzare indizi nascosti attraverso gli spazi del museo. 

L’obiettivo è completare la missione affidatagli dal Re d’Inghilterra risolvendo un mistero. Personaggi virtuali accompagneranno i partecipanti aiutandoli nell’impresa. 

Per rendere l’esperienza ancora più coinvolgente i partecipanti riceveranno in dotazione degli speciali zaini capaci di emettere diverse fragranze durante il gioco. 
“Time Detectives” è un’esperienza disegnata dallo studio di realtà estesa (XR) Picture This Production.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Abbattere i confini tra umano e digitale. Ruby Rhizome e il progetto GENESIS

In questa intervista, Ruby ci guida attraverso il suo percorso artistico, dagli inizi legati alla scoperta della propria corporeità fino alle sue ricerche attuali, incentrate sull’abbattimento dei confini tra umano e digitale.

“I am blood di Jan Fabre è una mostra sulle ferite fisiche e mentali”. Parola alla curatrice Katerina Koskina

In questa intervista, Koskina ci racconta come è nata l’idea di portare un artista di fama internazionale come Jan Fabre in uno spazio così particolare, e il significato profondo dietro al dialogo tra le sue opere del 2005 e del 2023.

Artuu Newsletter

Scelti per te

Free Love Chronicles: i giovani ribelli e sfrontati di Lin Zhipeng a Milano

Glenda Cinquegrana Art Consulting ospita la mostra personale "Free Love Chronicles" di Lin Zhipeng, immagini forti, che si servono del colore e della posa per costruire una poetica visivamente intrigante.

SalvArti: a Milano una mostra sui Capolavori ritrovati, l’arte contro la criminalità organizzata

SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche, a Palazzo Reale di Milano. Oltre 80 opere d’arte confiscate alla criminalità, una straordinaria collezione che spazia dal metafisico al surrealismo, passando per il pop e il contemporaneo.

Seguici su Instagram ogni giorno