“Time”: Lexus sfida il concetto tradizionale di automobilismo di lusso

Avete mai pensato a quanto il sole possa influenzare le nostre vite? 

Certo senza il suo brillare non sopravviveremmo, ma troppe volte diamo la luce naturale per scontata senza minimamente immaginare come possa essere impiegata anche a livello artistico o tecnologico. 

Ci ha invece pensato Lexus che da vent’anni a questa parte torna alla Milano Design Week e questa volta lo fa con un progetto che sfida gli assunti relazionali tra design e utente finale. Dopo le collaborazioni con professionisti di fama internazionale come Philippe Nigro, Sou Fujimoto, Rhizomatiks, Germane Barnes e Suchi Reddy per il 2024 la casa automobilistica presenta ad un pubblico di esperti e semplici appassionati “Time”, un progetto espositivo composto da ben due installazioni interattive.

Protagonisti i designer Hideki Yoshimoto e Marjan van Aubel che hanno riflettuto su quale possa essere il futuro prossimo del design grazie a delle sculture che impiegano la luce. Del resto l’azienda, già dalla sua fondazione nel 1989, si è sempre impegnata a innovare il settore con, ad esempio, il lancio della categoria dei crossover nel 1998 (Lexus RX) e poi l’approdo nel comparto dei veicoli ibridi.  Ad oggi, con oltre 2 milioni di auto elettrificate vendute in tutto il mondo, Lexus è un marchio globale che si caratterizza per un design audace, una lavorazione impeccabile e delle prestazioni straordinarie. 

Nello specifico l’esposizione “Time”, attraverso tecnologie hardware e software, dimostra come ogni esperienza possa essere personalizzata e adattata alle esigenze di ciascun individuo grazie alle installazioni “Beyond the Horizon” e “8 Minutes 20 Seconds”. 

La prima, a firma di Hideki Yoshimoto fondatore del marchio internazionale di design Tangent, simboleggia la mobilità di prossima generazione che continua a evolversi in modi illimitati grazie a software all’avanguardia. Dieci sculture luminose creano un ambiente immersivo simboleggiante un universo che viene proiettato su uno schermo reso con la tradizionale carta washi giapponese e bambù, uno dei nuovi materiali introdotti da Lexus. L’esperienza è completata dalla musica di Keiichiro Shibuya che coinvolge ulteriormente i visitatori.

Hideki Yoshimoto ha vinto il primo Lexus Design Award nel 2013, quando era ancora studente al Royal College of Art di Londra. Specializzato nell’unione di design e ingegneria, Yoshimoto collabora spesso con marchi di lusso, tra cui Hermès, impegnandosi inoltre in progetti che uniscono la cultura giapponese alla tecnologia. Keiichiro Shibuya è invece un compositore e artista che vive tra Tokyo e Parigi, noto per opere vocali e installazioni audio. Ha ricevuto numerosi premi per l’ideazione di colonne sonore cinematografiche.

La seconda installazione “8 Minutes 20 Seconds” di Marjan van Aubel è composta da una vera e propria scultura solare che decostruisce la nuova concept car Lexus in fogli organici fotovoltaici: celle solari trasparenti e ricche di colore. Alimentandosi grazie alla luce, l’auto così sezionata si anima di notte in uno splendido display che mostra come in futuro potranno essere i veicoli elettrici. 

Non a caso sia “Beyond the Horizon” che “8 Minutes 20 Seconds” si ispirano alla Lexus LF-ZC che rappresenta una nuova frontiera della mobilità sostenibile in cui il design si fonde con la tecnologia per offrire esperienze straordinarie ai suoi passeggeri.

La mostra “Time” sarà aperta al pubblico fino a domenica 21 aprile presso Superstudio Più in Via Tortona n.27. 

Dopo due decenni di partecipazione alla Milano Design Week, Lexus continua a fare la differenza nel mondo del design avvicinandosi sempre di più all’arte grazie ad esperienze coinvolgenti che lasciano un’impronta indelebile nei cuori e nelle menti di chi le sperimenta. 

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