The Others 2019 si rinnova: leggi in anteprima alcune delle tantissime novità che movimenteranno la nuova edizione.
The Others è la fiera indipendente ideata da Roberto Casiraghi e da Paola Rampini, dedicata alla ricerca e sperimentazione, che da 9 anni si distingue nella scena artistica della settimana dell’arte torinese, quest’anno dal 31 ottobre al 3 novembre. The Others è una fiera nomade, malata di cambiamento: così l’edizione 2019 ci riserverà tante sorprese, dal cambio di sede, alla nuova direzione artistica; dal team curatoriale sempre più internazionale alle gallerie partecipanti.
Dopo l’ex Ospedale Maria Adelaide, The Others si trasferisce nell’ex Ospedale Militare Alessandro Riberi, in Corso IV Novembre, adiacente Piazza d’Armi. La scelta dell’ex Ospedale Militare, che per la prima volta sarà aperto al pubblico, conferma uno degli intenti di The Others: far scoprire e valorizzare luoghi inediti del patrimonio storico locale. Tre edifici gemelli in stile liberty, ospiteranno le sezioni della fiera: Main, Expand. L’impatto con il nuovo spazio, un ospedale-‐caserma è una situazione inedita, in quanto tende da campo militari diventano per quest’occasione spazi votati all’arte contemporanea.
Oltre alla location, The Others cambia il direttore artistico: per la prima volta alla guida della fiera troviamo Lorenzo Bruni, fiorentino di nascita, critico d’arte e docente.
“La mia idea era creare uno spazio d’incontro in cui le gerarchie – tra autori e spettatori e tra addetti ai lavori e curiosi -‐ fossero stimolate all’interazione e le barriere mentali potessero essere superate a favore di uno scambio diretto di informazioni – spiega Bruni – The Others è sempre stata una fiera aperta e offrirà sempre di più la possibilità di un confronto tra giovani gallerie europee, spazi non profit e artist-‐run space”.
Ma Bruni non è da solo ad orchestrare la regia di The Others: al suo fianco un team curatoriale giovane e internazionale composto da Amelie Quillet, ex Fair Manager di POPPOSITIONS (Bruxelles), Yulia Belousova curatrice indipendente con sede a Berlino, già nel team della scorsa edizione, Romuald Demidenko, curatore e cultural producer, Simone Ciglia, curatore che collabora con il MAXXI (Roma).
Cuba, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Lituania, Olanda, Perù, Russia, Svezia, Svizzera e Taiwan sono le nazioni partecipanti a The Others 2019: le gallerie e artist run‐space che hanno scelto la fiera sono più di quaranta e oltre la metà sono straniere. Ancora più varia e internazionale la proposta degli artisti da parte delle stesse gallerie e collettivi. Ennesima novità sta nella partecipazione di quattro accademie d’eccellenza italiane: lo IUAV di Venezia, Brera di Milano, AANT di Roma e lo IED di Torino, che si occuperanno di progetti speciali e della gestione della comunicazione dei canali live dei social di The Others. Sarà allestita, inoltre, una web tv con un palinsesto che vedrà coinvolti curatori con ospiti d’eccezione, coinvolti in brevi talk fruibili da remoto, gratuitamente. 5 i temi su cui si discuterà saranno: Futurarte – gli aiuti della tecnologia; Il sapere in scatola – come conservare; Indipendente – da chi e da cosa; Collezionare – Collezioni e Collezionisti e Fiera d’arte e territorio – opportunità in e off. Infine, a chiusura dell’edizione 2019, domenica 3 novembre verranno assegnati 2 premi: la Galerie Van Cauwelaert di Berlino premierà un giovane artista under 35 partecipante all’edizione di The Others 2019 a cui verrà assegnato il Roussas, artist residency in the Sud of France, premio di residenza per artisti della durata di un mese e il premio d’acquisto di un’opera fotografica da parte di Zenato Academy. Zenato Academy è un progetto dell’azienda vinicola, fondata da Sergio Zenato nel 1960, che promuove la riflessione sui temi ed i valori che animano il mondo del vino attraverso la ricerca fotografica.