Un Capolavoro Riskiornato – La Seconda Fase del Restauro del Mosaico di Alessandro

Il 3 luglio inizierà, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), la seconda fase del restauro del Mosaico di Alessandro. Questo ciclo di interventi punta alla salvaguardia completa e alla riqualificazione di un’opera che risalta per il suo valore storico, artistico e tecnico. Il complesso restauro, atteso per concludersi nei primi mesi del 2025, rivelerà il fascino antico del mosaico e ci offrirà nuovi spunti di riflessione su una delle figure più affascinanti della storia antica.

Il progetto prevede, tra le altre cose, il consolidamento degli strati preparatori originari del mosaico e la realizzazione di un supporto di nuova concezione. Un’opera di genio, quindi, per un’opera d’arte straordinaria che risale al I secolo a.C. e che proviene dalla celebre Casa del Fauno di Pompei. Misurando 5.82 x 3.13 metri e componendosi di quasi due milioni di tessere disposte in modo meticoloso, l’opera spicca per le sue caratteristiche uniche.

Gli interventi di restauro includono una movimentazione particolarmente delicata. L’opera, infatti, verrà disposta in posizione orizzontale, completando la cura della superficie musiva. Questa fase viene effettuata con un sofisticato sistema meccanico, identico a quello utilizzato lo scorso ottobre per staccare il mosaico dalla parete. Ciascuno spostamento, ciascuna sollecitazione sull’opera, viene monitorato in tempo reale.

Negli ultimi mesi, il team di restauro ha condotto studi dettagliati sugli strati preparatori originali. Queste indagini hanno permesso di verificare lo stato di conservazione dell’opera e di acquisire un quadro conoscitivo più completo. Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiC), guardando con entusiasmo alla nuova fase di lavoro, ha definito l’intervento una pietra miliare per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale.

Il Mosaico di Alessandro, infatti, simbolizza non solo un’impresa audace nello scenario artistico del I secolo a.C., ma rispecchia anche una sfida dal punto di vista del restauro contemporaneo. L’intervento è inedito nel suo genere e rappresenta un connubio tra scienza, arte e tecnica, che si esplica nella salvaguardia e nella valorizzazione di un patrimonio culturale di primaria importanza.

Anche nei prossimi mesi, il cantiere del restauro sarà visibile al pubblico. Ognuno di noi potrà osservare, per certi versi partecipare, a questa affascinante operazione che darà nuova vita al Mosaico di Alessandro. Una sorta di finestra sul mondo del restauro, che ci farà comprendere quanto è importante e complicato preservare la nostra storia, la nostra cultura e i nostri tesori artistici.

Il secondo capitolo del restauro del Mosaico di Alessandro sancisce dunque un passo importante nella storia del nostro patrimonio culturale. Non vediamo l’ora che il 2025 arrivi, per poter ammirare nuovamente questo ulteriore splendido esemplare di capacità e genio umano, testimoniato, come sempre, attraverso l’arte.

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