Vis-à-vis: Un Dialogo Artistico tra Settecento e Contemporaneità

Dal 29 giugno 2024 al 12 gennaio, gli spazi dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata  ospiteranno la mostra “Vis-à-vis“, curata da Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci.

Questa esposizione si concentra sul genere del ritratto, collegando sapientemente l’arte settecentesca con espressioni contemporanee grazie a oltre sessanta opere che includono sia pezzi storici sia lavori moderni, di artisti sia italiani sia internazionali.

L’arte del ritratto trova nelle sale di Palazzo Buonaccorsi nuove dimensioni di interpretazione. Autori del calibro di Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini e Carlo Magini dialogano con figure contemporanee come Antony Gormley e Kiki Smith, in un contesto che non solo offre un confronto visivo, ma stimola anche contemplazioni più profonde sulla natura stessa del ritratto: non solo rappresentazione estetica, ma anche esplorazione dell’identità e della memoria individuale.

Il percorso espositivo promuove un’interazione dinamica tra le opere e i visitatori, potenziata dall’originalità dell’iniziativa “Buonaccorsi Rings Up“. Questa componente espositiva estende il dialogo al di fuori delle mura del museo, includendo collaborazioni con altre istituzioni culturali della regione marchigiana. Con questo approccio, “Vis-à-vis” ambisce a una sinergia culturale che va oltre la semplice osservazione, invitando al confronto attivo e alla partecipazione.

Palazzo Buonaccorsi stesso, un edificio carico di storia, con la sua architettura imponente e i suoi interni riccamente decorati, offre il contesto ideale per una riflessione su come arte e spazio si influenzino reciprocamente. Ospitando questa mostra, diventa un punto di incontro tra passato e presente, tra località e visione globale, promuovendo un dialogo che trasmette continuamente nuovo significato alle opere esposte.

“Vis-à-vis” è una sfida a vedere il ritratto non come un semplice atto di rappresentazione, ma come uno spazio di interazione e come un mezzo per indagare e reinterpretare l’incessante evoluzione dell’essere umano.

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