Women in Art | Pepi Marchetti Franchi, direttrice della Gagosian a Roma
Nome: Pepi Marchetti Franchi
Classe: 1970
Nazionalità: Italiana
Città natale: Roma
Ruolo: Direttrice della Gagosian Gallery di Roma
Ecco l’ennesimo cervello in fuga, in questo caso dell’arte. Pepi Marchetti Franchi, direttrice della galleria italiana di Gagosian, da Roma (dove il padre era un pilota Alitalia) si trasferì a New York dove ha lavorato per quasi 10 anni al Guggenheim Museum, di cui cinque come assistente del direttore Thomas Krens. Lei, come poche altre, rappresenta il “girl power” italiano dell’arte contemporanea nel mondo. Vediamo chi è e cosa pensa del ruolo della donna all’interno del sistema dell’arte di oggi.
Formazione e gavetta
Sul curriculum figura una laurea in Storia dell’Arte all’Università La Sapienza di Roma. La tesi su un semisconosciuto pittore americano della seconda metà dell’800 la portò negli Stati Uniti per dedicarsi a lunghi periodi di ricerca. Dopo la laurea fece domanda per una fellowship al Museum of Fine Art di Boston e lì ci rimase un’estate convinta di voler diventare una curatrice. Poi cambiò idea: capì che avrebbe voluto una preparazione più pratica e operativa; quindi la scelta di iscriversi ad un master in Art Administration alla New York University. Il master prevedeva un periodo di tirocinio e così fece il suo ingresso al Guggenheim. Terminato lo stage le fu offerto un lavoro part-time e molto lentamente iniziò la sua gavetta fino a diventare assistente dell’allora direttore Thomas Krens.
L’incontro con Larry Gagosian
Fu proprio tramite il lavoro al Guggenheim che conobbe il mercante d’arte per eccellenza, Larry Gagosian. Accadde al museo Guggenheim di Bilbao, nel 2005, quando Richard Serra inaugurò la sua grande scultura, The Matter of Time. Gagosian voleva aprire una galleria a Roma, ma la Marchetti era perplessa, non era convinta fosse una scelta saggia. Poi però capì quale fosse il pensiero dietro a questo desiderio: Gagosian voleva una galleria pensata come luogo dove gli artisti avrebbero potuto lavorare. La scelta su Roma, e non Milano, non fu casuale: Roma attrae gli artisti in maniera straordinaria grazie al fascino dell’antico che ispira e influenza il dialogo con il contemporaneo.
Una donna gallerista: la donna nel mercato dell’arte
Il suo giudizio sulla condizione della donna nel mercato dell’arte non stupisce. Secondo la Marchetti in Italia è ancora molto difficile svolgere questo lavoro, perché qui domina un collezionismo fondamentalmente maschile. C’è un po’ di pregiudizio e pudore a negoziare con una donna, e, a pensarci bene, le donne italiane nell’arte contemporanea — artiste escluse — non sono molte.
Facciamo alcuni nomi! C’è Sarah Cosulich che ha diretto dal 2012 al 2016 Artissima a Torino (sostituita nel 2017 da Ilaria Bonacossa) e ora è direttore artistico della Quadriennale a Roma. Angela Vettese è stata al timone di Artefiera per due anni consecutivi (2017 e 2018). Poi c’è la curatrice Cecilia Alemani e Cristina Petrella, la nuova direttrice del Centro Pecci di Prato. Poi alcune collezioniste come Beatrice Trussardi e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, o ancora galleriste come Francesca Kaufmann.
Il ruolo in galleria: una donna #neverstop
Nonostante l’ultima parola sia sempre la sua, Larry Gagosian concede sempre molta libertà e autonomia nella gestione delle sue sedi sparse per il mondo. La Marchetti, una volta approdata a Roma ha dovuto far tutto da sola. Si è fatta in quattro per trovare lo spazio, creare la società, assumere personale e iniziare a lavorare con gli artisti. Di sua responsabilità è anche la programmazione della galleria, parlare con gli artisti, raccoglierne i desideri, valutare il momento giusto per presentare un certo tipo di lavoro piuttosto che un altro e poi parlarne con Gagosian e trovare un accordo. Insomma, una donna #neverstop.