Da una collaborazione decennale tra SEA Aeroporti di Milano e Museo MA*GA nasce WOW! Walls of Wonder, un progetto che reinterpreta gli spazi aeroportuali come luoghi di bellezza e riflessione grazie a installazioni site-specific di giovani artisti italiani. Un dialogo tra arte, architettura e antropologia, in un contesto in continua trasformazione.
Un nuovo volto per l’aeroporto: l’arte contemporanea al centro del viaggio
Con l’inaugurazione del progetto WOW! Walls of Wonder, l’Aeroporto di Milano Malpensa compie un ulteriore passo avanti nella sua missione verso l’arte, trasformandosi in un luogo del contemporaneo dove l’esperienza del viaggio si intreccia con la riflessione estetica. Questo progetto, nato dalla collaborazione tra SEA Aeroporti di Milano e il Museo MA*GA, propone una reinterpretazione dello spazio aeroportuale attraverso le installazioni site-specific e permanenti di tre giovani artisti italiani – Andrea Crespi, Alice Ronchi e Marco Giordano – che, ciascuno con il proprio linguaggio, hanno trasformato aree di transito per i passeggeri in veri e propri luoghi di attesa e meraviglia.
Il progetto, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, rispettivamente direttrice e vicedirettore del MA*GA, e coordinato tecnicamente da Monica Faccini, si è sviluppato attraverso una fase di selezione e progettazione guidate da una Commissione di valutazione. Come spiegato da Zanella, gli artisti – selezionati da una rosa di dieci proposte – hanno dovuto confrontarsi non solo con le specificità tecniche dello spazio, ma anche con il suo flusso incessante di persone, adattando le loro opere a un contesto in continuo cambiamento.
Conferma la Direttrice Zanella: “Il progetto WOW! nasce da una collaborazione che continua con l’organizzazione SEA, con Chiara Alberghina e Luciano Bolzoni, che da subito hanno sposato l’idea di portare dei progetti d’arte in collaborazione con un focus sull’arte contemporanea. Tra le opere permanenti il grande arazzo di Luca Missoni e molte altre, ma con il progetto WOW! abbiamo fatto un balzo in avanti, focalizzandoci ancora di più sulle nuove generazioni di artisti italiani che hanno già un approccio internazionale”.
Secondo Chiara Alberghina, responsabile insieme a Luciano Bolzoni del progetto Arte per SEA, il vero valore del progetto risiede nella capacità dell’arte di intervenire nella quotidianità del viaggio, offrendo ai passeggeri momenti di sorpresa e introspezione. “L’esperienza dei passeggeri cambia di fronte a queste opere: ci si trova improvvisamente di fronte a qualcosa di inaspettato, che suscita curiosità e invita a scoprire di che cosa si tratti. In un contesto caratterizzato spesso da ansia e stress, come quello delle partenze, l’arte introduce una pausa, un momento in cui i passeggeri possono tornare a sognare e a meravigliarsi”.
Luciano Bolzoni ha sottolineato come l’arte e l’aeroporto condividano una dimensione fondamentale: il tempo. “Negli ultimi anni abbiamo imparato che il materiale principale di cui sono fatti questi luoghi di passaggio è proprio il tempo. La magia dell’aeroporto si unisce a quella dell’arte, creando un’esperienza unica che i passeggeri portano con sé. Le nostre installazioni – oltre 100 realizzate a partire dal 2012 – sono il frutto di un lavoro meticoloso, realizzato sempre a aeroporto aperto e con l’obiettivo di sorprendere. E la meraviglia che leggiamo sui volti dei passeggeri ci conferma di essere sulla strada giusta”.
Andrea Cassani, Sindaco di Gallarate, ha espresso con entusiasmo il proprio sostegno a questa iniziativa, sottolineando come essa rappresenti una scommessa vinta sulla giovane arte italiana. “La collaborazione tra il Museo MA*GA e SEA è una sinergia che dura da anni, ma con questo progetto abbiamo voluto puntare su tre giovani artisti, dando loro l’opportunità di confrontarsi con un contesto tanto complesso quanto stimolante”.
LE OPERE DEGLI ARTISTI PER I PASSEGGERI DI MALPENSA
Le opere, visibili nelle aree riservate ai passeggeri, rappresentano tre poetiche diverse ma complementari.
Andrea Crespi, con In Every Journey (Love is the destination), esplora il viaggio come metafora esistenziale, realizzando un’opera optical che invita a riflettere sul valore dell’amore come forza motrice universale.
“L’idea principale da cui nasce quest’opera è sempre stata quella di interagire con un pubblico – circa 30.000 passeggeri ogni giorno – internazionale e attraverso un messaggio universale”. Continua Crespi “La scelta della parola LOVE/Amore si contrappone al termine WAR/Guerra – al giorno d’oggi fin troppo ripetuta – quale sentimento inteso in varie sfumature: un amore a distanza dove l’aeroporto diventa il ponte per ricongiungersi o ancora l’amore di una famiglia che si ricongiunge con il proprio figlio che ritorna a casa.
Anche la scelta del materiale dell’opera – 20 pannelli con pellicola iridescente e motivo optical – rispetta l’innovazione del luogo con la volontà di mutazione cromatica agli occhi dei passeggeri, i quali non osservano gli schermi degli arrivi e delle partenze ma delle opere d’arte”.
Alice Ronchi, attraverso la sua installazione True Care, crea un paesaggio onirico in grado di accogliere il viaggiatore e accompagnarne lo sguardo con tonalità morbide e rassicuranti.
“L’intenzione non era quella di stravolgere lo spazio con quest’opera – dichiara l’artista – ma di inserire un intervento gentile che stimolassero le emozioni che non sempre si evincono come quelle della serenità e della leggerezza. Il paesaggio che i passeggeri osservano, caratterizzato da forme astratte, organiche che si riferiscono alla natura, lascia una libera interpretazione e non richiede una lettura specifica”.
Infine, Marco Giordano, con Sulla Punta Della Domanda, trasforma il passaggio doganale in un momento di sospensione meditativa, grazie a tre sculture cinetiche che evocano il fluire costante del tempo e l’inquietudine delle domande.
“Questo lavoro mette in relazione la parola e il corpo, dove il movimento di quest’ultimo è continuo ma anche interrotto” dichiara Marco Giordano. “Le tre macchine sospese si muovono attraverso 8 movimenti diversi programmati da un motore, tentano la ricostruzione del momento di incertezza, intermittente”
Con WOW! Walls of Wonder, l’Aeroporto di Milano Malpensa ridefinisce il concetto di spazio pubblico, dimostrando che anche i luoghi di passaggio possono essere arricchiti da un’esperienza culturale.
Ne è convinto Luciano Bolzoni che racconta: “SEA Aeroporti di Milano ha sempre avuto una forte vocazione per l’arte, ma dal 2012 ha strutturato questa vocazione rendendola una missione. Delle oltre 100 installazioni artistiche, eventi culturali, mostre e concerti che abbiamo organizzato tra Malpensa e Linate, sicuramente le sfide più difficili ma stupende sono state le mostre dedicate alla scultura, come quella di Fabio Viale, la doppia mostra dei Sette Savi di Fausto Melotti, quella di Helidon Xhixia, di Matteo Pugliese e di tanti altri”.
Attraverso l’arte, il viaggio grazie a questi progetti diventa non solo un movimento nello spazio, ma anche un percorso interiore, dove il viaggiatore è invitato a ritrovare il proprio centro in un contesto di continua trasformazione.