A Riva del Garda: “Marcello Nebl. Dall’Abisso, la vetta”

Fino a mercoledì 14 agosto, la Sala Civica “G. Craffonara” di Riva del Garda ospita la mostra “Marcello Nebl. Dall’Abisso, la vetta“, organizzata dal Centro Culturale La Firma e patrocinata dal Comune di Riva del Garda. La mostra, con una presentazione critica di Nicoletta Tamanini, espone quaranta opere pittoriche su tela dell’artista trentino Marcello Nebl.

Confermando la coerenza poetica che caratterizza il suo lavoro, Nebl presenta un alfabeto pittorico articolato in una successione di segni piccolissimi e spazi di colore. Quasi un codice binario, questo alfabeto pittorico richiama la maestosità e il mistero della formazione delle montagne, che milioni di anni fa si sono sollevate, piegate e accavallate, creando catene montuose.

L’uomo si interroga sul rapporto tra arte e natura da oltre due millenni, dal dibattito sulla mìmesis di Platone e Aristotele fino all’antimimesi di Oscar Wilde. La rappresentazione artistica è stata variamente interpretata come riproduzione di emozioni, stati d’animo, concetti umani o relazioni con l’oggetto raffigurato. Nebl stesso spiega come ogni nuova opera susciti in lui domande sul significato dell’arte, domande che provocano un senso di disagio e smarrimento, ma che svaniscono man mano che si immerge nel lavoro. Nebl non rappresenta montagne per catturarne l’immagine e portarla a un livello superiore, ma perché vede nella montagna l’elemento più alto e sublime che la natura possa esprimere. La potenza della roccia, con la sua alternanza di pieni e vuoti, evoca in lui concetti di energia, potenza, vita e paura.

Marcello Nebl trascrive in alfabeti grafici le emozioni che la montagna provoca attraverso un processo meditativo di accostamento di piccoli tratti e segni. Questo metodo permette di entrare nel dettaglio e di cercare di dare un senso al tutto, trasformando ogni opera in una meditazione visiva sulla potenza e la maestosità della natura.

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