La rigenerazione urbana attraverso circuiti diffusi di street art continua a essere un ottimo strumento distintivo da utilizzare in territori la cui identità è in via di definizione.
Questo è quanto sta avvenendo a Narni Scalo, frazione del comune di Narni (TR) che si accinge a cambiare volto grazie a Rigenerarsi, percorso di riqualificazione urbana che, anche grazie alla rassegna Narni, le vie del cinema, sta arricchendo la città di una serie di monumentali omaggi ai più iconici personaggi del cinema italiano ad opera dell’artista spoletino David Pompili.
Giunta alla sua trentesima edizione (appena conclusasi, dal 29 luglio al 3 agosto 2024), la manifestazione Narni, Le Vie del Cinema è nata nel 1995 con l’intitolazione di numerose vie e piazze di Narni Scalo ai protagonisti e alle protagoniste del cinema italiano del secondo dopoguerra per trasformarsi, dal 1998 in rassegna del film restaurato, con la proiezione di classici riproposti al pubblico nella loro forma migliore.
Avviato nel 2023, nel contesto delle celebrazioni in omaggio a Italo Calvino nel centenario della nascita, è invece il progetto Rigenerarsi promosso dal Comune di Narni e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. Il progetto, che coinvolge la comunità locale in un tentativo di riqualificazione urbana e culturale, si sposa alla rassegna Narni, le vie del Cinema il cui programma di quest’anno prevede, come proiezioni di punta, due restauri della Cineteca di Bologna: Lo chiamavano Trinità (1970) di E. B. Clucher (Enzo Barboni), il quarto della coppia Bud Spencer e Terence Hill, e Ieri, oggi, domani (1963), diretto da Vittorio De Sica, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero nel 1965 e interpretato dalla coppia Sophia Loren – Marcello Mastroianni.
Proprio all’iconica coppia Loren – Mastroianni è dedicato il primo dei monumentali murales narnesi realizzato su una facciata di edilizia privata che è servito a dare il via a una lunga serie di facciate messe a disposizione dalla cittadinanza e a numerose richieste alle quali il comune sta gradualmente dando seguito attraverso un bando pubblico.
Autore dei diversi murales che stanno gradualmente comparendo in città, e i cui soggetti sono stati scelti con la partecipazione attiva della cittadinanza, è l’artista spoletino David Pompili, da alcuni anni residente a Narni. Pompili, le cui opere fanno parte di diverse collezioni private e museali, con esposizioni in importanti contesti italiani e esteri, attua da anni la sua ricerca artistica muovendosi fra la Pop e la Street Art offrendo preziosi spunti di riflessione sugli effetti del bombardamento mediatico cui siamo quotidianamente esposti. Il processo creativo delle sue opere avviene attraverso la rielaborazione di immagini e temi emblematici della società contemporanea; attinge dal trash televisivo, dalla pubblicità̀, dalla cronaca e dalla politica, come dalla storia e dall’iconografia di repertorio.
“Facciamo un primo passo per consolidare l’idea che la costruzione di un’identità per il centro abitato di Narni Scalo può passare attraverso il cinema”. Così il sindaco di Narni, Lorenzo Questo. “Il legame tra rigenerazione e cinema con l’opera di Pompili viene tradotto nell’utilizzo della tecnica dell’arte di strada. Con una motivazione che però non è solo estetica, non è legata quindi soltanto alla bellezza, risponde anche all’esigenza di rendere più solido il legame tra Narni Scalo e la parte della sua toponomastica con le 19 vie e piazze intitolate ai e alle protagoniste del cinema italiano. I murales di David Pompili non solo abbelliscono le strade del centro urbano, ma rappresentano anche un omaggio alla settima arte e alla sua capacità di evocare emozioni e ricordi.”
Luigi Carlini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, aggiunge: “Il legame tra Narni e il cinema è ben consolidato. La Fondazione non ha mai mancato di dare un supporto, ritenendo il cinema un veicolo fondamentale di cultura, valori ed esperienze. Il consiglio di amministrazione è stato ben lieto di poter contribuire alla rigenerazione territoriale, ambientale e culturale di una città sostanzialmente priva di peculiarità. Proprio per questo è stato fondamentale agire per implementare e attuare il progetto Rigenerarsi. Come occasione e spunto per un’inversione di tendenza della città stessa: da città operaia a città viva, attrattiva e culturalmente in fermento”.
A proposito del lavoro osserva: “Il progetto nasce qualche anno fa con la prima opera urbana all’ingresso del parco Bruno Donatelli. Poi, in stretta collaborazione con “Le vie del cinema” e con Mirella Pioli della segreteria organizzativa della rassegna, si è pensato di realizzare un percorso turistico con cui si va a creare una sorta di museo a cielo aperto”.
Con la recente consegna delle due nuove opere dedicate a Paolo Villaggio e a Gastone Moschin si prosegue con l’intento di portare a termine la creazione di un vero percorso percorso turistico dedicato al cinema che, oltre a portare colore e vita alla città, sarà in grado di attirare flussi turistici e attrattiva culturale. A settembre l’artista riprenderà la produzione di altre 8 opere che saranno consegnate alla cittadinanza tra la fine del 2024 e il 2025.