Il rampollo di casa Guggenheim, Santiago Rumney, ha deciso di seguire le orme di famiglia e di aprire un nuovo spazio espositivo. La location è unica nel suo genere e ecologica!
Santiago è il nipote della ben nota Peggy, una delle maggiori personalità dell’arte contemporanea recente, mecenate, amica di pittori, scultori e quant’altro. Dopo aver lavorato da Gagosian e aver aperto una galleria a New York, la Rumney Guggenheim Gallery, Santiago arriva in Messico, nella penisola dello Yucatan a Tulum per la precisione. Qui ha inaugurato la IK LAB, una galleria d’arte che supera il concetto di museo per diventare una struttura per menti creative.
Costruita all’interno del resort ecologico Azulik, la galleria è stata concepita dal fondatore e architetto autodidatta del resort stesso, Jorge Eduardo Neira Sterkel. Sterkel è un collaboratore ideale per il progetto, un architetto non convenzionale che più che tracciare disegni delinea con la sua immaginazione i progetti.
L’aspetto simile ad una casa su un albero è dato dal grande uso del legname, per il quale non è stato abbattuto alcun albero – è stato riutilizzato, infatti, vecchio legno di porte e pavimenti. L’atmosfera molto zen è data dalle grandi finestre rotonde che fanno penetrare la luce naturale, le pareti sono ricoperte di alberelli e viti e finto calcestruzzo a simulare un guscio. In un attimo il visitatore sembra catapultarsi nelle grandi giungle locali in cui è necessario muoversi a piedi nudi.
IK LAB è essa stessa un’opera d’arte. Costruito su una struttura a cupola alta fino a 12 metri dal suolo, lo spazio richiama i principi antichi della geometria sacra dello Yucatan. Le forme organiche, infatti, sono essenziali per immergere i visitatori in un ambiente meditativo, che permette di mettersi in connessione con la propria interiorità e la natura circostante.
“Il pavimento irregolare destabilizza, rende caldi e aperti all’arte. L’idea è di rendere le persone consapevoli. Se cammini a piedi nudi sulla sabbia o sull’erba, hai un legame speciale con la natura. Ed è lo stesso anche qui” ( Santiago Rumney Guggenheim)
La galleria vuole, inoltre, ispirare gli artisti alla creatività, invitandoli a rispondere agli stimoli di uno spazio completamente ecologico e fuori dal mondo .
La prima mostra ospitata è Alignments con opere di Tatiana Trouvé, Artur Lescher e Margo Trushina, che esplorano il viaggio umano attraverso i regni fisici e metafisici. IK LAB è semplicemente la punta di un progetto molto più ampio che include lo sviluppo di una scuola d’arte per giovani locali e una residenza interdisciplinare per artisti. Il futuro centro artistico prevede di ospitare 14 artisti che lavorano con vari mezzi creativi, dalla pittura e scultura alla moda, dalla musica alle arti culinarie.