Flashback è la fiera d’arte antica e moderna che parla sempre al presente e si diverte a scombinare le linee temporali.
Anche per questa edizione, la settima, sotto la guida di Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, Flashback si prospetta un evento fuori dall’ordinario, un alieno nel panorama artistico italiano e internazionale.
Dal 31 ottobre al 3 novembre i visitatori del Pala Alpitour di Torino saranno catapultati in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio. Tra gli espositori – più di quaranta, provenienti da tutta Italia e dal mondo –, gli sguardi ciechi dei manichini di De Chirico (proposti dalla Galleria dello Scudo) si perderanno nei dettagli di boscosi paesaggi fiamminghi (esposti da Caretto & Occhinegro). Le opere di Picasso (esposte dalla Galerie Jean-François Cazeau) dialogheranno con Vasari (Piacenti), mentre la W. Apolloni & Galleria del Laocoonte, il cui progetto mette a confronto ritratti femminili di ogni epoca, proporrà la Marchesa Du Chatel de Crozat di Domenico Pellegrini, rispondendo in questo modo con aria serafica allo sguardo allucinato di Libby Faux CMYK, musa inquietante di Evan Penny (opera proposta da Gian Enzo Sperone).
Sergio Cascavilla, artista eclettico, in bilico tra fumetto e design, darà forme e colori a questo nuovo capitolo di Flashback con otto opere create ad hoc e un grande, coloratissimo wall-painting. Da non perdere, insieme allo special project Opera Viva Barriera di Milano ideato da Alessandro Bulgini e Curato da Christian Caliandro, anche la doppia personale di Eva Marisaldi e Hidetoshi Nagasawa – due artisti lontani solo in apparenza, che si incontrano nel tema universale del viaggio – e, a un anno dalla scomparsa, la mostra dedicata a Marco Gastini, con il racconto delle sue originalissime sperimentazioni materiche.
Il tema a cui si ispira questa edizione, Gli Erranti, proviene delle pagine di “The Time Wanderers”, romanzo del duo fantascientifico Arkadij e Boris Strugackji. L’invito che Flashback vuole rivolgere ai suoi visitatori è proprio quello di abbandonare ogni itinerario e pregiudizio. Grazie all’allestimento fantascientifico nato dal progetto dello studio Startarch, il visitatore è dunque invitato a errare per la fiera senza temere l’errore.