I ramoscelli danzanti dell’artista Chris Kenny

Semplici oggetti inanimati vengono organizzati sapientemente per trasmettere la poesia della vita.  

Materiali ritrovati, parole estratte da libri o giornali, mappe e fotografie: questa la materia prima dell’artista londinese Chris Kenny, che trasforma elementi fragili e frammentati in costruzioni evocative.

Dopo aver studiato storia dell’arte al Courtauld Institute ed essersi dedicato principalmente alla pittura, dai primi anni Novanta Chris Kenny compone nuove realtà partendo da singoli elementi, organizzati per dar vita ai suoi particolari “disegni tridimensionali”

In molte sue opere l’artista britannico presenta ciascun elemento – strisce di testo, mappe o ramoscelli – in modo ordinato per evidenziare le differenze e le relazioni tra di essi e restituire allo spettatore nuove poesie visive.

Protagonista delle sue opere è la ripetizione analitica: ogni elemento è presentato più e più volte in un collage infinito di oggetti ritrovati. 

Un altro elemento prediletto da Kenny è la mappa, in ogni sua forma, colore e composizione grafica. Nei suoi collages, ogni territorio segnalato fa la sua comparsa tra gli altri, in una nuova geografia immaginaria.

Chris Kenny Hofmobilien 2017 construction with map fragments courtesy of the artist

Nel 2017, Chris Kenny ha dato il via a @twigsaints, account Instagram su cui l’artista pubblica quotidianamente fotografie di ramoscelli assimilati a figure di santi, come Sant’Agnese o San Vincenzo. 

Il feed del profilo è una costellazione di ritratti minimali e semplici: figure fragili delineate esclusivamente da sottili ramoscelli di legno sembra avere vita propria. 

Le piccole creazioni dell’artista londinese si basano sul principio della pareidolia, termine che indica il desiderio umano di vedere figure o modelli animati in oggetti senza vita. 

Cover Photo Credits: Chris Kenny, Twelve Twigs, 2019, construction with found twigs, courtesy of the artist

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