Utilizzando ago e filo, raccontano storie e provocano meraviglia e riflessione su temi importanti
L’arte, specie se contemporanea, “si fa con tutto” ci ricorda il titolo di un famoso libro di Angela Vettese. Stoffe, coperte, tessuti pregiati e poi ricami, cuciture, con fibre naturali e artificiali.
Gli artisti usano i materiali tessili per raccontare storie, provocare meraviglia e favorire riflessioni sui temi che stimolano la loro ricerca. E siccome l’arte contemporanea ama, fortunatamente, stravolgere i luoghi comuni, ecco che alcune pratiche considerate da sempre più legate all’universo femminile, per una serie di arcaiche abitudini culturali e di costume, vengono fatte proprie da artisti uomini.
Ecco 5 artisti contemporanei che fanno arte (anche) con materiali tessili:
Thomas De Falco è un artista italo-francese nato nel 1982. Per le sue performance e le sue installazioni usa spesso la lana, il cotone e varie stoffe. Dall’intreccio di elementi naturali, corpi viventi e materiale tessile nascono opere d’arte come sculture tessili e originali tableau vivant.
A Palazzo Monti a Brescia è possibile vedere le sue ultime produzioni nella mostra The Cement Garden a cura di Edoardo Monti. Il filosofo Coccia di lui ha scritto “De Falco invita l’arte e l’ecologia a ripensare le forme della mescolanza e dell’intreccio. Non si tratta più di fantasmare nostalgicamente un pianeta intonso dalla vita, ma di imparare a intrecciarci in maniera più intensa al suo corpo”.
Riccardo Beretta, classe 1982, è di origini comasche. Si è appena conclusa una mostra “dialogo” tra le sue opere e Domenico Gnoli Sono Metafisico Non Sono Metafisico a cura di Maria Chiara Valacchi presso lo Spazio Cabinet di Milano. In molte opere Beretta ha usato il ricamo per creare legami e intrecci tra dettagli che vorrebbe mettere in associazione, come spesso succede ai ricordi che si ricombinano e si legano liberamente. Nei suoi lavori Riccardo Beretta ha usato i velluti come tele e ispirato da alcune poesie o libri ne ha ricamato alcuni versi o passi importanti.
Georg Haberler è un giovanissimo artista austriaco. Per le sue opere Haberler utilizza le cuciture di una macchina da cucire e dei colori molto vivaci che con delicatezza danno vita a mondi astratti, ma pieni di figure che sembrano raccontarci delle storie che difficilmente le tele tendono a contenere.
Ian Berry usa per le sue opere il jeans, forse ispirato alla città in cui è nato nel nord dell’Inghilterra dove un tempo c’era un’industria tessile. Molti vedendo le sue opere potranno essere tratti in inganno e penseranno che siano fotografie. Berry sfruttando le varie sfumature di blu riesce a creare opere figurative molto suggestive. Non mancano anche installazioni e ambienti immersivi sempre sfruttando la duttilità del jeans.
Nei Albertì è un artista catalano che usa per le sue installazioni lycra e nylon. In Italia in cooperazione con Efg Art ha realizzato diverse opere site specific. Le basi della sua ricerca artistica poggiano concetti quasi antagonisti “l’inconscio misurato, la sorpresa e l’intuizione, l’immediatezza con la calma”. Le sue opere, che sono costruite in presa diretta, si mostrano in tutta la loro imponenza e abbracciano con il loro equilibrio lo spettatore coinvolgendolo con la vivacità dei colori.
Cover Photo Credits: Gin Patin via Pexels