La Korean Wave ha negli ultimi anni raggiunto livelli di espansione strabilianti, diventando riferimento per galleristi, fiere ed eventi
Dagli anni Novanta la cultura coreana ha viaggiato su correnti fortissime che ne hanno fatto oggi un fenomeno di portata mondiale.
Si chiama Hallyu (Korean Wave) e ci ha letteralmente sommersi.
La Korean Wave
Dinamica, pop e tecnologicamente modernissima, la realtà culturale della Corea del Sud si è insediata ormai nel panorama musicale, nel fashion system e nel cinema internazionale.
Basti pensare a quanti giovani oggi ascoltano il K-pop, all’oscar per la miglior regia a Parasite e quanti brand di moda coreana stanno spopolando online.
Adesso, anche lo scenario artistico è stato raggiunto dall’onda culturale asiatica. Figli di una lunga e storica passione per l’arte e l’estetica, Seoul e i suoi artisti sono diventati infatti la scoperta del mondo dell’arte degli ultimi anni.
Korean Eye 2020 di Saatchi Gallery ha introdotto nel 2020 l’universalità del linguaggio espressivo degli artisti contemporanei coreani con una mostra di venti figure emergenti nel settore.
Questo settembre, Hallyu! The Korean Wave al V&Amuseum esporrà più di duecento prodotti coreani, provenienti dal mondo della musica, della pubblicità, del cinema e della cosmetica.
Ma sarà Frieze Seoul a segnare l’importanza dell’arte coreana con la prima edizione del colosso fieristico in Corea del Sud, che si terrà i primi di settembre.
Saranno presenti oltre 110 gallerie tra affermate ed emergenti, ospiti di uno scenario completamente all’avanguardia.
Insieme agli eventi paralleli Kiaf Seoul e Kiaf Plus, la capitale coreana ospiterà 350 gallerie d’arte a settembre ravvivando e colorando il panorama culturale.
La Tina Kim Gallery
Tra i grandi nomi presenti, i classici Gagosian, David Zwirner e Galleria Continua, c’è anche l’affermatissima scopritrice di talenti e mecenate di artisti coreani Tina Kim.
Tina Kim Gallery viene fondata a New York nel 2001, nel quartiere Chelsea.
Tra artisti messicani, italiani e asiatico-americani, Tina Kim ha portato in mostra opere di fama ormai internazionale.
Ma è con l’arte coreana che la gallerista e dealer di New York ha lasciato il segno.
Tina Kim oggi è la figura di riferimento per il pubblico americano quando si parla di Korean Dansaekwha, movimento artistico coreano.
Con la sua piattaforma di artisti emergenti o già conosciuti, ha lanciato nomi, tra cui Lee Seung Jio, Kim Tschang-Yeul, Minouk Lim, and Suki Seokyeong Kang.
La maggior parte degli artisti rappresentati dalla Kim hanno esposto in gallerie di tutto il mondo, contribuito a portare oltre i confini americani e coreani la propria cultura e permesso alla Korean Wave di non fermarsi.