Alla scoperta del borgo di Bolognano nel parco della Majella, attraverso il legame con l’arte contemporanea e Joseph Beuys.
Bolognano è un borgo incastonato nel parco della Majella, in provincia di Pescara, lontano dalla frenesia e dalla celerità del nostro vivere quotidiano. Ma è luogo denso di storia e di arte, ricco di installazioni e opere contemporanee, legato a doppio filo all’artista tedesco Joseph Beuys.
JOSEPH BEUYS: IN DIFESA DELLA NATURA
Non facilmente catalogabile in una corrente di pensiero, se non in senso strettamente antropologico, Beuys è figura chiave di un’arte che, dagli anni sessanta, diviene politica e polemica nei confronti della società capitalistica. Beuys propone un’azione sociale in cui l’artista s’identifica interamente con la sua opera (arte e vita) e adopera linguaggi e strumenti differenti facendoli interagire: disegni, sculture, lavagne, happening, azioni, alberi, bastoni, animali.
Tra tematiche democratiche e civili nasce il capolavoro, legato agli ultimi decenni della sua vita, “In difesa della Natura” in cui l’artista tedesco affronta il legame tra l’Uomo e la Natura, la creatività e l’ecologia, la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del patrimonio artistico. Tematiche più che mai oggi attuali e spunto di riflessione ulteriore, considerato il grado di poca manutenzione percepito allo stato odierno del borgo, a partire dalla Piazza intitolata a lui, che avvia il pretesto per un’osservazione sull’importanza della Tutela e della Valorizzazione dei Beni culturali e ambientali del patrimonio italiano. Per Bolognano Beuys crea la Piantagione Paradise, 7000 alberi per salvaguardare la biodiversità e le specie in estinzione, cui seguirà l’apertura di un Museo privato, voluto dalla Baronessa Lucrezia De Domizio Durini, giornalista, scrittrice, curatrice d’arte, anima del borgo, grande amica e sostenitrice di Beuys.
TRA LE VIE DEL BORGO
Non stupisce che Beuys abbia trovato pace e una certa sacralità (ricordiamo che il suo soprannome era “lo sciamano dell’arte”), sensibile all’argomento della natura, proprio in un paese come Bolognano, stretto tra vicoli silenziosi e tradizioni locali, spiritualità e ritualità.
Passeggiando tra mura antiche e medievali, improvvisamente l’arte contemporanea fa capolino e svetta dalla terra al cielo, in un azzurro acceso che confonde e conforta, come nella scultura abitabile di Mario Bottinelli Bontandon.
Proseguendo nel saliscendi delle vie è possibile incontrare installazioni di Marco Bagnoli, Luisa Valentini, Renato Amoruso, Renzo Tieri (“I Quattro punti cardinali di Joseph Beuys”), Dove Bradshaw e altri ancora.
Ecologia, creatività, relazionalità si uniscono dunque nel progetto voluto dalla Baronessa Durini e dall’artista tedesco, in un borgo che dal 2003 è sede del progetto Free International Forum e che ha visto l’ultima edizione del 2015 come occasione per nuove installazioni.
ARTE E AMBIENTE
A fare di un artista un genio è la sua preveggenza.
Beuys, profetico provocatore, al tempo dell’Arte Ambientale e della Land Art, ha toccato tematiche attuali, come l’emergenza climatica , lo sviluppo sostenibile, la creazione di una coscienza dell’ecologia, ispirando progetti legati ai temi ambientali ed ecologici.
Tra i tanti del panorama attuale ricordiamo quello dell’artista giapponese Mika Koizumi, dell’indiano Arun Kumar, la PangeaSeed Foundation, Alejandro Duràn, il fotoreporter americano Ed Kashi, la mosaicista Anne Marie Price, l’architetto e artista italiana Maria Cristina Finucci, il trentino Stefano Cagol.