Giorno della Memoria, i 5 monumenti per non dimenticare

Cupi, desolanti, commoventi, immobili, a volte anche di difficile lettura, a volte drammaticamente espliciti nel loro messaggio, i memoriali che ricordano le discriminazioni, le deportazioni, le persecuzioni e le uccisioni pianificate del nazionalsocialismo, rappresentano una delle “attrazioni” più ricorrenti del nostro continente. Li troviamo in Polonia, in Germania, in Olanda, in Belgio, in Ucraina, in Italia, in Slovacchia, in Austria e in numerosi altri paesi.

Abbiamo scelto i 5 memoriali per non dimenticare.

Memoriale Pamataj (Bratislava, Slovacchia)

Il monumento Pamataj (che significa “ricorda”) a Bratislava, in Slovacchia, è una scultura in bronzo collocata alla fine di Panská Street dove una volta era edificata l’antica sinagoga di Bratislava. L’opera, che all’apparenza sembra essere una normale scultura perimetrata ai quattro lati perché priva di didascalie, è stata realizzata per ricordare 105mila ebrei slovacchi che, durante tutto l’arco della deportazione e della guerra, vennero brutalmente uccisi: infatti sopra il memoriale astratto possiamo trovare una stella di David, la stessa che i nazisti obbligavano gli ebrei a portare sul braccio.

Memoriale della Shoah (Bologna)

Il Memoriale della Shoah di Bologna è stato edificato recentemente: infatti, l’opera voluta dalla Comunità ebraica di Bologna, dalle istituzioni e dai cittadini e realizzata da SET Architets, è stata inaugurata il 27 gennaio 2016 all’incrocio tra via dé Carracci e ponte Matteotti nei pressi della nuova stazione ferroviaria dell’Alta velocità di Bologna. L’opera, di enormi dimensioni, si presenta in due enormi blocchi di acciaio posizionati, all’apparenza, in parallelo. Lo spazio tra di essi, infatti, va a restringersi man mano che lo si varca. La sensazione volutamente claustrofobica, asfissiante e di oppressione obbliga, quasi, il visitatore a riflettere e soprattutto a ricordare gli eventi tragici della seconda guerra mondiale. 

Monumento alle vittime ebraiche austriache della Shoah (Vienna)

A Vienna vi sono diversi memoriali dedicati alla Shoah e tra questi troviamo il Monumento alle vittime ebraiche austriache posto nella piazza Judenplatz. L’opera, ideata da Simon Wiesenthal e successivamente realizzata dalla scultrice inglese Rachel Whiteread, commemora i 65mila cittadini austriaci di religione ebraica. La forma, di grande impatto visivo, raffigura un grande sarcofago bianco di grandi dimensioni su cui ai lati è incisa una distesa di libri come a ricreare un’enorme biblioteca. Ogni libro, posizionato con il dorso rivolto verso il muro, infatti, rappresenta ogni persona, ogni storia che non potrà mai essere letta e raccontata. Il memoriale è stato anche visitato da Papa Benedetto XVI nel 2007 che, accompagnato dal rabbino capo Paul Chaim Eisenberg, ha commemorato le vittime della Shoah. Adiacente al monumento si può anche trovare il Museum Judenplatz Vienna (Museo ebraico).

Monumento al Pogrom (Innsbruck, Austria)

Il Monumento al Pogrom a Innsbruck, in Austria e situato sulla Eduard-Wallnöfer-Platz, commemora la Notte dei cristalli del novembre 1938, durante la quale furono assassinati Josef Adler, Wilhelm Bauer, Richard Berger e Richard Graubart (abitanti della città di Insbruck). Eretto nel 1997, fu proposto durante il Landtag der Jugend (Parlamento statale della gioventù) del 17 novembre 1995. Il sindaco Herwig van Staa accettò la proposta del gruppo, e la consigliera provinciale Elisabeth Zanon indisse un concorso per il progetto “… per non dimenticare”. Dopo la partecipazione degli studenti delle scuole secondarie tirolesi, il progetto di Mario Jörg della Scuola tecnica secondaria di ingegneria meccanica di Fulpmes fu scelto e realizzato nel 1996. La scelta della sede fu la Eduard-Wallnöfer-Platz, con Neues Landhaus, il Monumento alla Liberazione e la Fontana dell’Unificazione. L’opera consiste in una base in rame con i nomi delle vittime e una menorah alta sette metri. Secondo Jörg, l’uso di schegge di vetro per i nomi simboleggia i cuori spezzati degli ebrei assassinati e dei loro parenti.

Memoriale per gli ebrei assassinati in Europa (Berlino)

Il Memoriale per gli ebrei assassinati in Europa, inaugurato a Berlino nel 2005, è situato vicino alla Porta di Brandeburgo ed è il monumento più conosciuto di Berlino.  Composto da 2711 steli, rappresenta il più grande crimine nazista, la Shoah, ma si distingue per l’assenza di nomi o fotografie sugli steli, rendendoli anonimi come le vittime. La loro altezza è l’unico elemento distintivo. Nel centro informazioni sotterraneo, accessibile gratuitamente, vengono narrate le storie delle persone e delle famiglie deportate e assassinate dal nazismo, contrastando l’anonimato esterno. La “stanza dei nomi” è particolarmente toccante, con un video che proietta brevi biografie delle vittime e una voce che le legge in sottofondo. Il monumento offre una profonda esperienza guidata da esperti italiani, che svelano le metafore, storie e interpretazioni del simbolico luogo. 

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