Molti hanno pensato ad un attacco hacker, o ad un messaggio con implicazioni ancora più oscure. Oggi migliaia di italiani pendolari, mentre si recavano nelle stazioni di Roma e Milano per i loro tragitto quotidiano, si sono sentiti spaesati e spaventati da una scritta che è comparsa nei pannelli digitali degli arrivi e delle partenze: “Siete Insetti”.
In realtà altro non è che la campagna pubblicitaria che è stata orchestrata da Netflix per promuovere la nuova serie intitolata “Il problema dei 3 corpi”, basata sulla trilogia di romanzi di fantascienza “Memoria del passato della Terra” di Liu Cixin, un autore cinese. Quest’opera è conosciuta per la sua narrazione complessa che intreccia la scienza con elementi di fantascienza, raccontando la storia di un contatto tra l’umanità e una civiltà aliena avanzata proveniente dal pianeta Trisolaris. Questa civiltà si trova ad affrontare la distruzione del proprio mondo a causa di forze gravitazionali caotiche e considera la Terra come una potenziale nuova casa.
La scelta di usare una frase tanto provocatoria per la campagna pubblicitaria riflette probabilmente il desiderio di catturare l’attenzione e stimolare la curiosità intorno alla serie, che esplora temi come l’esistenzialismo, il destino dell’umanità e le complesse sfide etiche legate al contatto con civiltà aliene. Inoltre, la serie vanta la collaborazione di David Benioff e D.B. Weiss, meglio conosciuti per il loro lavoro su “Game of Thrones”, il che aggiunge un ulteriore livello di interesse e aspettative.
Lo stile del lettering, l’impatto provocatorio e riflessivo di queste due semplici parole, ricordano i progetti di arte pubblica di Jenny Holzer, artista americana che spesso utilizza proiezioni di luce o installazioni di display a LED per presentare, in luoghi pubblici, aforismi, concetti, o frasi che stimolano la riflessione critica su vari temi sociali, politici e personali.
Sebbene non vi sia un collegamento diretto o un riferimento specifico alla frase “Siete insetti” nell’opera di Holzer, lo spirito della campagna di Netflix riecheggia le strategie artistiche di Holzer nell’uso dello spazio pubblico per sorprendere e coinvolgere il pubblico. Holzer spesso esplora il potere delle parole per provocare reazioni emotive o intellettuali, una tattica che sembra essere stata adottata da Netflix con questa frase intrigante e inquietante allo stesso tempo.
L’arte di Holzer si distingue per la capacità di creare dialogo e interrogativi, spingendo gli spettatori a considerare il significato più profondo delle sue parole nel contesto delle loro vite e della società. In questo senso, la decisione di Netflix di utilizzare una frase enigmatica e provocatoria nelle stazioni ferroviarie richiama l’attenzione pubblica in modo simile, generando curiosità e discussione intorno alla nuova serie e ai suoi temi sottostanti.
Quindi, mentre “Siete insetti” non è un riferimento diretto all’opera di Jenny Holzer, l’approccio di utilizzare spazi pubblici per diffondere messaggi che invitano alla riflessione ha parallelismi con le tecniche utilizzate dall’artista nel coinvolgere e sfidare il pubblico.
Attraverso questa campagna, Netflix ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di utilizzare strategie di marketing ingegnose e fuori dagli schemi per promuovere i suoi contenuti originali, coinvolgendo il pubblico in modi inaspettati e innovativi