Un viaggio nel mondo della fantascienza, del fumetto e dell’illustrazione prende vita grazie a Nathan Never, della Sergio Bonelli Editore. Fino al 6 gennaio 2025, le sale dell’Opera Mortai del Forte di Bard ospitano la mostra SuperFantaRobot, la Fantascienza a fumetti. Curata dall’illustratore Bruno Testa e promossa dall’Associazione Forte di Bard, l’esposizione celebra il connubio tra fantastico e scienza, esplorando i temi del futuro attraverso l’arte del fumetto.
La mostra si apre con le tavole originali di Romeo Toffanetti, che introducono i visitatori al mondo di Nathan Never, accompagnandoli in un viaggio alla scoperta della letteratura fantastica. Le opere illustrano come elementi fantastici e scientifici si intreccino, culminando nella poetica futuristica dei Canti di Gadalas, creati da Bepi Vigna. Un’intera sala è dedicata agli incontri tra l’Agente Speciale Alfa e l’astronauta Luca Parmitano, membro dell’Agenzia Spaziale Europea, che ha realizzato un video per l’occasione.
Oltre a Nathan Never, la mostra presenta anche opere di tanti altri autori che con più di cento illustrazioni e disegni, rendono omaggio alla fantascienza. Gli acquerelli originali in stile Pop art di Rita Carlini, raffiguranti personaggi iconici del fumetto e del cinema, aggiungono una nota di vivacità e colore. Le parodie disneyane di Sergio Cabella per Walt Disney offrono un tocco di umorismo e leggerezza.
Le costellazioni fantasy di Paolo Barbieri, rappresentate nelle sue opere StarDragons, sono accompagnate dai commenti dell’autore stesso e di Marina Costa, astrofila dell’Osservatorio astronomico del Righi di Genova.
Un’altra sezione della mostra è dedicata alle riproduzioni dei fumetti e delle illustrazioni de Il Dottor Oss di Jules Verne, realizzate da due autori per ragazzi: Grazia Nidasio e Mino Milani.
La generazione di Super Robot è rappresentata dalla preziosa raccolta di rodovetri degli eroi dei cartoni animati di Atlas Ufo Robot e dai poster originali del collezionista e scrittore Fausto Avaro. Le tecno-illustrazioni di Robot Madness di Daniele Rudoni e Riccardo Pieruccini offrono un’interpretazione contemporanea e dinamica del tema robotico.
Il sogno di volare e l’evoluzione delle armature supertecnologiche di Iron Man sono affrontati dalle opere di Luca Fois e Andrea Bonarini del Politecnico di Milano, che raccontano la scoperta dei nuovi materiali e della robotica.
Infine, un’area interattiva consente ai visitatori di disegnare astronavi e alieni, colorare e creare la propria maschera-robot da portare a casa.