MiTo SettembreMusica, la rassegna tra teatro, lirica e performance che ha luogo a Milano e a Torino

Per il biennio 2024/25 MiTo SettembreMusica inaugura un progetto ispirato ai moti dell’anima di Leonardo. Grande attenzione alla musica del presente, ma anche ai compositori del Novecento e a Giacomo Puccini. 

Lo scorso 6 settembre, con La Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven suonata in piazza San Carlo a Torino dall’Orchestra del Teatro Regio, ha avuto inizio l’edizione 2024 del Festival MiTo SettembreMusica.

Venerdì 6 settembre 2024 Piazza San Carlo MITO SettembreMusica Beethoven

Il festival, che nasce nel 2007 da quello di Torino SettembreMusica come simbolo del gemellaggio culturale tra le città di Milano e Torino, offre per l’intero mese del ritorno delle vacanze la grande musica di tutti i tempi a prezzi popolari. Gli oltre 200 eventi in programma sono ospitati nei teatri, negli auditorium, ma anche nelle chiese, nei cortili e nelle piazze, dando luce alla vitalità culturale dei due capoluoghi del nord Italia.

Il biennio 2024/25 vedrà l’attuazione di un particolare progetto culturale, denominato MOTI, come i moti dell’animo di Leonardo: una visione di MiTo come catalizzatore di idee, pensieri ed esperienze in movimento, seguendo il filone conduttivo di due degli aspetti cultural-popolari che meglio sono valorizzati a Milano e a Torino. 

La cultura calcistica e quella imprenditoriale si fonderanno, dunque, con la musica di tutti i tempi, dall’antica a quella da camera, dalla classica alla contemporanea, con particolare risalto ai giovani artisti italiani e la partecipazione straordinaria dell’Orchestra dell’Opéra de Lyon. Un particolare omaggio sarà fatto sia a Milano che a Torino anche a Giacomo Puccini nel centenario della sua dipartita.

Per questa diciottesima edizione, MiTo si rinnova profondamente, a partire dal Direttore Artistico, Giorgio Battistelli, che prende il posto di Nicola Campogrande, per passare agli eventi e ai concerti, che non verranno più replicati in entrambe le città, ma che saranno quasi tutti differenti, per favorire lo scambio tra gli spettatori e costruire un vero e proprio “pubblico MiTo”.

Precisa Battistelli: “In Italia ci sono 1600 festival, la grande forza di MiTo è che è l’unico che vede insieme due città. L’idea è evidenziare questo punto di forza creando connessioni, ponti, tra le due città che hanno identità differenti, valorizzandone le unicità.”

Aggiungono i sindaci di Miano e Torino, Giuseppe Sala e Stefano Lo Russo, “MITO ci dimostra come la cultura non sia da considerarsi statica, monolitica, ma una serie di realtà e di possibilità in movimento. In questo quadro la musica è il veicolo ideale: una forma d’arte capace di parlare a tutte e tutti, senza distinzione, in grado di essere trasversale alle generazioni e di oltrepassare i confini, facendosi punto di unione e incontro”

Il programma del festival è suddiviso in cinque isole tematiche: “MITOlogie orchestrali”, “Ascoltare con gli occhi”, “Artistiche imprese”, “Puccini, la musica, il mondo” e “Musica su due piedi”. Per il tema “MITOlogie orchestrali” sono ospiti di MITO grandi compagnie: la Filarmonica della Scala e l’Orchestra del Teatro Regio aprono i cartelloni delle due città, poi partecipano l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da Gianandrea Noseda e L’Orchestra dell’Opéra de Lyon.

In “Ascoltare con gli occhi” l’aspetto visivo della musica assume un ruolo preponderante. I concerti, che spaziano dal Barocco alla musica Contemporanea, si tengono in spazi insoliti ai confini del teatro o della performance. “Artistiche imprese” è affidato a Stefano Massini, che sceglie per due nuovi melologhi le storie di due aziende, Martini & Rossi e Campari, e propone una riflessione su quale impatto queste abbiano avuto e continuino ad avere sulle città e sui cittadini rispettivamente di Torino e Milano

Con “Puccini, la musica e il mondo” si accosta alla poetica e alle tecniche compositive pucciniane quelle di autori contemporanei come Erich Wolfgang Korngold, Alexander Zemlinsky, Richard Strauss e Béla Bartók, ma anche Franco Alfano, Giorgio Federico Ghedini e Alfredo Casella. “Musica su due piedi” vuole, infine, essere un omaggio alla cultura calcistica espressa dalle due città, ampliando il bacino di appassionati di musica d’arte con il nutrito gruppo di tifosi milanesi e torinesi

L’intero programma del festival, che termina il prossimo 22 settembre, poco prima dell’inizio della nuova stagione teatrale, può essere visionato sul sito web della manifestazione, ma chi scrive segnala in particolare:

A Milano:

La Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly

Teatro alla Scala, domenica 8 settembre

Drink Jazz Suite. Una mitologia alcolica. Campari.

di e con Stefano Massini

Teatro Dal Verme, 8 settembre h 21

Gli ottoni dei pomeriggi Musicali
Repertorio tradizionale – spiritual

Parco delle Cave, 14 settembre h 16:30

A Torino:

L’Opéra de Lyon – Ravel

Auditorium Gianni Agnelli (Lingotto), 14 settembre h 21

Puccini, Puccini, cosa vuoi da me?
di e con Toni Servillo
Auditorium Gianni Agnelli (Lingotto), 19 settembre h 20

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