La filosofia induista di Nidaa Badwan alla Galleria Fumagalli

Dal 17 settembre al 31 ottobre 2024, la Galleria Fumagalli presenta la prima mostra personale di Nidaa Badwan, artista palestinese con cittadinanza italiana nata ad Abu Dhabi nel 1987 e attualmente residente nelle Marche. La mostra, intitolata Rinascita, ruota attorno a un inedito corpus di opere fotografiche che simboleggia il superamento di barriere artistiche e personali, e si accompagna al film documentario Rinascita. Nella stanza di Nidaa Badwan, diretto da Andrea Laquidara, in cui l’artista racconta il proprio percorso, dalle origini arabe al trasferimento in Italia.

Attraverso un linguaggio visivo potente e simbolico, Badwan esplora il desiderio di emancipazione da un passato di sofferenza e condizionamenti, proponendo un percorso di liberazione interiore che parla a tutte le coscienze. La sua ricerca artistica, ispirata tanto dalla filosofia quanto dalla propria esperienza di vita, invita lo spettatore a confrontarsi con le proprie “oscure notti dell’anima” per aspirare a un rinnovamento autentico.

La nuova serie fotografica “Rinascita” ripercorre l’esperienza intima dell’artista, dal concepimento nel 1986 alla sua nascita nel 1987, ponendosi come metafora di una rinascita universale. Badwan mutua il pensiero filosofico induista, reinterpretato da Schopenhauer, per cui l’essenza immortale delle cose è nascosta alla percezione umana, e lo lega a una credenza tradizionale araba secondo cui ogni individuo eredita un peso emotivo dalle generazioni precedenti. L’artista utilizza queste idee per esprimere la necessità di ribellarsi alle catene del passato, aspirando a una nuova consapevolezza e libertà.

La mostra include anche opere precedenti, come la serie Cento giorni di solitudine (2016), realizzata durante l’autoimposta reclusione dell’artista in una stanza di 3×3 metri a Gaza, e Le Oscure Notti dell’Anima (2020), che esplora l’introspezione e la lotta con i propri demoni interiori. Il percorso espositivo si arricchisce ulteriormente con la serie The Game (2021), un omaggio a Dante Alighieri, e il ciclo Love behind the Mashrabiya (2023), una riflessione sulla libertà femminile ispirata all’architettura islamica.

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