Saggio a puntate sull’Estetica Quotidiana: L’influenza nelle arti contemporanee, nel Design e nelle pratiche culturali (pt 3)

Nelle prime due puntate abbiamo esplorato l’origine del concetto di estetica quotidiana e il contributo fondamentale dei filosofi contemporanei che hanno approfondito e ampliato il tema. In questa terza puntata, ci concentreremo su come l’estetica quotidiana abbia influenzato le arti contemporanee, il design, l’architettura e altre pratiche culturali. Vedremo come questa prospettiva abbia contribuito a ridefinire il concetto di bellezza e significato estetico, andando oltre i confini dell’arte tradizionale per abbracciare le esperienze, gli oggetti e gli spazi che compongono la nostra vita di tutti i giorni.

L’Estetica Quotidiana nelle Arti Contemporanee

L’arte contemporanea è stata profondamente influenzata dalle idee dell’estetica quotidiana, riflettendo e interrogando la nostra esperienza del mondo ordinario. Molti artisti contemporanei, come Ai Weiwei, Damien Hirst, Yayoi Kusama e Tracey Emin, hanno esplorato temi legati alla quotidianità, alla banalità e agli oggetti di uso comune nelle loro opere.

  • Ai Weiwei, ad esempio, usa spesso oggetti comuni e materiali quotidiani nelle sue installazioni per criticare questioni sociali e politiche. In opere come “Sunflower Seeds” (2010), ha utilizzato 100 milioni di semi di girasole di porcellana dipinti a mano per rappresentare l’individualità e la massa, collegando un’esperienza estetica ordinaria a temi di produzione di massa e globalizzazione.
  • Yayoi Kusama è conosciuta per le sue installazioni immersive che spesso incorporano elementi ripetitivi e ordinari, come pois e specchi. Le sue opere trasformano il quotidiano in esperienze estetiche straordinarie, sfidando lo spettatore a vedere la bellezza e l’infinito negli oggetti e nelle forme più semplici.
  • Tracey Emin, con il suo approccio autobiografico e la sua estetica del quotidiano, ha reso celebri opere come “My Bed” (1998), che consiste nel presentare il proprio letto disordinato come opera d’arte. Questa installazione invita il pubblico a riflettere sulla vulnerabilità, sull’intimità e sulle esperienze quotidiane come soggetti validi per l’arte contemporanea.

Questi artisti, e molti altri, hanno sfidato le tradizionali nozioni di bellezza e valore estetico, portando l’attenzione su come le esperienze quotidiane, gli oggetti comuni e le pratiche ordinarie possano essere significativi dal punto di vista estetico. L’arte contemporanea, dunque, non solo riflette l’estetica quotidiana, ma la trasforma in una forma di dialogo critico con la realtà che viviamo ogni giorno.

Il Design e l’Estetica Quotidiana

Il design, forse più di ogni altro campo, è intrinsecamente legato all’estetica quotidiana. Il design industriale, il design d’interni e il design grafico si occupano tutti della creazione di oggetti, spazi e immagini che influenzano direttamente la nostra vita di ogni giorno. Negli ultimi decenni, il design ha abbracciato sempre più i principi dell’estetica quotidiana, riconoscendo che anche gli oggetti più utilitari possono avere valore estetico e contribuire al nostro benessere.

Il movimento Bauhaus del XX secolo ha aperto la strada a questa idea, enfatizzando la funzionalità e la bellezza degli oggetti di uso quotidiano. Successivamente, il design scandinavo ha continuato questa tradizione, combinando semplicità, funzionalità e attenzione ai materiali naturali. L’approccio minimalista, con il motto “less is more”, ha messo in evidenza come gli oggetti di uso comune possano essere eleganti e funzionali allo stesso tempo.

Il concetto di “design per tutti” o “universal design”, sviluppatosi negli ultimi anni, promuove l’idea che il design debba essere accessibile, utile e piacevole per tutte le persone, indipendentemente dall’età, abilità o stato sociale. Questa filosofia si basa sull’estetica quotidiana, che riconosce che tutti gli oggetti con cui interagiamo ogni giorno, dal cucchiaio che usiamo per mangiare alla sedia su cui ci sediamo, hanno un impatto estetico e dovrebbero essere progettati con cura.

L’architettura e lo spazio del quotidiano

L’architettura, come il design, ha abbracciato l’estetica quotidiana come un mezzo per migliorare la qualità della vita. Gli architetti contemporanei spesso progettano spazi che rispondono ai bisogni emotivi, psicologici e fisici delle persone, andando oltre la mera funzionalità per creare ambienti che siano anche esteticamente piacevoli e stimolanti.

  • Jan Gehl, un architetto danese, ha influenzato la pianificazione urbana attraverso i suoi studi sull’interazione umana con lo spazio urbano. Gehl ha sottolineato l’importanza di progettare città e spazi pubblici che incoraggino l’interazione sociale, il camminare e il vivere all’aperto, mettendo al centro l’esperienza quotidiana degli abitanti.
  • Rem Koolhaas, con il suo approccio al design architettonico, ha esplorato come gli spazi possono rispondere alla complessità della vita urbana contemporanea. I suoi progetti spesso sfidano le convenzioni tradizionali, creando spazi che rispecchiano le dinamiche fluide e in continua evoluzione della vita quotidiana.
  • Shigeru Ban, un architetto giapponese noto per l’uso di materiali riciclati e sostenibili, ha introdotto il concetto di architettura temporanea e moduli prefabbricati per rispondere a situazioni di emergenza. Il suo lavoro mostra come l’estetica possa essere una componente chiave anche nelle soluzioni più pratiche e funzionali.

Questi approcci mostrano come l’architettura contemporanea non si limiti più a costruire edifici “iconici”, ma si concentri su come i luoghi in cui viviamo e lavoriamo influenzano il nostro benessere e la nostra esperienza estetica quotidiana.

Estetica Quotidiana e Cultura Popolare

L’estetica quotidiana non si limita alle arti visive, al design e all’architettura, ma si manifesta anche nella cultura popolare. I media, la moda, il cibo e la musica sono tutti campi in cui l’estetica quotidiana gioca un ruolo cruciale.

  • La moda, ad esempio, è una forma di espressione estetica profondamente legata alla vita quotidiana. Il modo in cui ci vestiamo riflette la nostra identità, i nostri gusti e la nostra cultura, e negli ultimi anni l’industria della moda ha abbracciato un’estetica più inclusiva e democratica, valorizzando la diversità e l’espressione individuale.
  • Il cibo è diventato un terreno fertile per l’estetica quotidiana, non solo in termini di gusto, ma anche come esperienza visiva e culturale. Programmi televisivi, blog e social media dedicati al cibo esplorano il piacere estetico che si trova nella presentazione e nella preparazione dei piatti, rendendo l’ordinario un’esperienza straordinaria.
  • La musica popolare e le nuove forme di espressione digitale, come i podcast, i vlog e i contenuti su piattaforme come TikTok e Instagram, spesso si concentrano sugli aspetti quotidiani della vita, portando l’estetica del quotidiano in una nuova dimensione, dove esperienze comuni diventano contenuti condivisibili e apprezzabili.

L’estetica quotidiana ha avuto un impatto profondo e diffuso nelle arti contemporanee, nel design, nell’architettura e nelle pratiche culturali, trasformando il modo in cui concepiamo la bellezza e il valore estetico. Non più confinata alle arti tradizionali, l’estetica quotidiana ci invita a guardare oltre, a scoprire la bellezza e il significato negli oggetti, nelle azioni e negli ambienti che ci circondano ogni giorno.

Nella prossima puntata, approfondiremo il modo in cui l’estetica quotidiana influisce sul nostro benessere psicologico ed emotivo, esplorando come l’apprezzamento delle esperienze quotidiane possa contribuire a una vita più soddisfacente e significativa.

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